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a comunità di Sant’Antimo ha celebrato il suo lutto per dire addio a Giulia Tramontano, la 29enne incinta di sette mesi uccisa dal fidanzato a Milano.
La cerimonia funebre si è tenuta in forma privata nella chiesa di Santa Lucia dove i parenti e gli amici della giovane si sono uniti per salutare la loro cara.
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In breve: La cittadina di Sant’Antimo ha ritrovato il suo lutto per dire addio a Giulia Tramontano, la 29enne incinta di sette mesi uccisa dal fidanzato a Milano.
La cerimonia funebre si è tenuta in forma privata nella chiesa di Santa Lucia dove i parenti e gli amici della giovane si sono uniti per salutare la loro cara.
Il sindaco di Sant’Antimo ha proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata per manifestare il dolore della comunità.
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Comunità di Sant’Antimo unisce il suo dolore per Giulia e Thiago
Giulia Tramontano è stata uccisa dal suo compagno adottivo Alessandro Impagnatiello, ed entrambi sono originari di Sant’Antimo.
La ragazza aveva deciso di trasferirsi a Milano per stare vicino al suo partner ma ben presto si accorse di essersi fidata della persona sbagliata.
Dopo il suo omicidio, gli ultras del Napoli hanno esposto uno striscione in memoria della giovane vittima, e la sua famiglia ha deciso di aggiungere il nome del bambino che portava in grembo sui manifesti funebri.
L’addio
I funerali della giovane donna di 29 anni incinta di sette mesi, Giulia Tramontano, hanno avuto luogo domenica 11 giugno nella chiesa di Santa Lucia di Sant’Antimo, dove la comunità si è riunita per dare l’estremo saluto alla vittima della violenza domestica. Giulia è stata uccisa dal suo compagno Alessandro Impagnatiello a Milano.
In rispetto alle richieste della famiglia, la cerimonia si è svolta in forma privata, ma alcune persone sono arrivate in chiesa indossando magliette bianche con la fotografia della giovane incinta e le parole “Giulia e Thiago sarete per sempre nei nostri cuori” e “L’amore non può far male”.
Tuttavia, fuori dalla chiesa, molte altre persone hanno voluto partecipare alla cerimonia indossando magliette bianche e lanciando palloncini bianchi in cielo in segno di omaggio.
Il sindaco di Sant’Antimo si è pronunciato sulla vicenda, esprimendo solidarietà alla famiglia di Giulia e alla comunità della città: “Da parte delle istituzioni, massimo impegno per proseguire il percorso di prevenzione e ascolto per le donne vittime di violenza”.
Conclusione
Nella cittadina del Napoletano sono stati affissi manifesti funebri con il nome di Thiago, il piccolo che la ragazza portava in grembo.
Inoltre, su un edificio di fronte alla chiesa, è stato esposto lo striscione con la scritta “Rip Giulia”, già mostrato dagli ultras del Napoli alla Curva A dello stadio Diego Armando Maradona durante l’ultima partita di campionato contro la Sampdoria.
La cerimonia funebre è stata presieduta dal vescovo di Aversa e dal parroco don Salvatore Coviello, con i gonfaloni dei comuni.