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Castellammare, l’ex Sindaco diserta la manifestazione per il carabiniere aggredito: “Non funziona così!”

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L’ex Sindaco di Castellammare di Stabia, Toni Pannullo, ha annunciato che non prenderà parte alla manifestazione organizzata da Don Salvatore Abagnale per esprimere solidarietà nei confronti del Carabiniere aggredito nei pressi della Villa Comunale. A spingerlo verso questa decisione sarebbe stata l’adesione da parte di alcune personalità politiche che l’ex primo cittadino considera artefici di questo declino morale a cui la città sta andando incontro.  Nel corso della sua lettera aperta al parroco, l’ex Sindaco ha anche denunciato i troppi slogan vuoti ai quali non hanno seguito delle azioni di denuncia:

Carissimo Salvatore, scrivo a Te per l’affetto e la stima che nutro nei Tuoi confronti come sacerdote e come uomo. Ho deciso di non partecipare alla manifestazione da Te organizzata, “Noi siamo di più”, per diversi ordini di motivi. In primis la omologazione di una manifestazione finirebbe per assumere contorni fuorvianti. Noi siamo di più ma non siamo tutti uguali. Ed all’indomani della manifestazione il messaggio che passerebbe è quello di una indistinta melassa in cui tutti abbiamo vissuto l’impegno sociale e politico in eguale maniera, in cui tutti abbiamo perseguito i medesimi valori nella vita quotidiana e professionale, in cui tutti siamo uguali a tutti. Basta non funziona così! Io non posso pretendere che altri non partecipino ma devo alla mia coscienza il diritto di non associare la mia faccia a quella di altri. Le storie in questa città si conoscono e chi come il sottoscritto ha da Sindaco denunciato per nomi e cognomi fatti e circostanze si troverebbe in palese e sconcertante contraddizione nel vedere il suo volto affiancato a quello d’altri.
Per non parlare poi dell’aspetto politico tout court, che non è una brutta parola. La politica è una cosa seria. Se si assumono posizioni anche dure, intransigenti nei confronti di si ritiene il responsabile politico di questa stagione che da endemica è diventata emergenziale, è evidente che non si può marciare a braccetto con questi.
E poi temo ma so che non ti appartiene, la retorica dell’antimafia. La retorica di chi sventola bandiere ma non ha il coraggio di denunciare. Non voglio più omologarmi agli slogan e poi sentirmi solo nella denuncia.
 Comprendo ed apprezzo il sapore e lo spirito della Tua iniziativa, conosco il Tuo impegno avendo condiviso pagine ed esperienze tanto significative quanto entusiasmanti nella mia pur breve esperienza amministrativa, tuttavia non me la sento.  Non mela sento, sarò impopolare, avrò una posizione irrilevante ed insignificante. Poco importa! Quello che importa è rispondere ai valori che hanno distinto e contraddistinto la mia vita, personale e politica.”

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