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Carburanti a oltre 2 euro. Federconsumatori: un freno ai prezzi

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Carburanti in continuo aumento. Continuano a lievitare sopra i 2 euro i prezzi dei carburanti, per effetto delle persistenti tensioni sui mercati internazionali delle materie prime, tanto da annullare completamente il taglio delle accise annunciato dal Governo a metà marzo e prolungato sino all’8 luglio.

Una situazione disastrosa se si pensa al fatto che il Governo, ad inizio anno, aveva deciso di intervenire effettuando un taglio delle accise pari a 30cent al litro.

Il 19 giugno 2022, il prezzo praticato sulla benzina in modalità self era salito a 2,075 euro/litro, con i diversi marchi che sono compresi tra 2,066 e 2,085 euro/litro (no logo 2,061). Il prezzo medio praticato del diesel self era di 2,030 euro/litro, con le compagnie che si sono posizionate tra 2,026 e 2,046 euro/litro (no logo 2,028).

Persistono a lievitare sopra i 2 euro i prezzi dei carburanti
Stamani in alcune parti d’Italia la benzina in modalità servito veniva segnalata a 2,3 euro al litro.

Carburanti a oltre 2 euro. Federconsumatori: un freno ai prezzi

“Carburanti, vanno frenati i prezzi stellari” Gasolio e benzina dl nuovo al rialzo. Anche Federconsumatori rilancia gli appelli su benzina e gasolio.

L’Onf, Osservatorio Nazionale Federconsumatori, tenendo conto delle variazioni del costo del petrolio, del livello di cambio e del taglio delle accise, ha calcolato che oggi sui carburanti vi è un sovrapprezzo di almeno 32 centesimi.

I rincari, uniti alle spinte speculative, fanno lievitare a dismisura i prezzi dei beni di largo consumo, trasportati per oltre 1’86% su gomma, tanto da spingere le famiglie a un numero sempre maggiore di rinunce e tagli alla propria spesa, persino nel settore alimentarespiega Federconsumatori.

Ecco perché si rende indispensabile un intervento più incisivo: per contrastare le speculazioni in atto, sia sul mercato interno che sui mercati internazionali, per rendere strutturale la riduzione delle accise, per adottare nuove misure utili a porre freno ai rincari. definendo un tetto massimo ai prezzi presso i distributori, per definire il carico dell’Iva al costo netto dei carburanti, non più sull’importo comprensivo di accise, come avviene invece oggi con l’applicazione di una tassa sulla tassaaggiunge Federconsumatori.

Per il presidente nazionale di Federconsumatori Michele Carrus «occorre un tempestivo controllo sui “furbetti della pompa”, unito alla definizione di precise regole sulla determinazione dei prezzi e sull’applicazione della tassazione sono necessarie e fondamentali in una fase delicata come quella che il Paese sta attraversando e non possono essere più rimandate».

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Il ritorno di un Gentimonti (14 Dicembre 2017)

Insomma, stanno pensando ad un governo Gentimonti per il dopo elezioni di marzo 2018. Un altro traghettatore della Repubblica, in quanto si prevede (forse lo avevano già premeditato quando hanno votato il Rosatellum) che potrebbero non esserci vincitori. Pertanto verrà concordemente imposto (da destra e sinistra) come dal 2011 al 2013, un governo di tecnici che continui a tartassare gli italiani e mantenga in vita il collaudato sistema di estorsione fiscale e forzosa vessazione giuridica, brandendo ancora il diritto come una lupara e intimorendo con ritorsioni (lecite) nonché pure gogna di informazione cortigiana, chiunque anche solo accenni ad una legittima critica.

Stiamo quindi correndo il rischio di avviarci verso una sorta di costituzionale dittatura elettorale, per cui si vota senza che però cambi nulla. Sicché il sistema oppressivo con le rispettivi fiumane di profittatori, mercenari, squillo e parassiti, in politica, nelle istituzioni, burocrazia, ecc. continuerà sempre a proliferare ed essere foraggiato attraverso l’estorsione fiscale e il debito pubblico che ripianeremo come al solito noi cittadini con altre tasse e aumenti di prezzi.

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La vertenza aperta dai sindacati della Regione Siciliana sul rinnovo del contratto per le quattro categorie di dipendenti regionali dell’Isola, con aumenti previsti tra gli 80 e i 130 euro mensili, ha trovato il suo, consueto armistizio in uno stanziamento nella nuova finanziaria di 52 milioni di euro per far fronte a tale richiesta.

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