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Campania, nasce la banca della terra per i giovani e le cooperative: i dettagli

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Una nuova opportunità per i giovani che intendano riallacciare un rapporto con la natura e crearsi un lavoro. È stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della regione Campania n. 62 del 28 agosto 2018 il regolamento della regione Campania che disciplina l’istituzione ed il funzionamento della Banca della terra campana, costituita dai terreni a vocazione agricola di proprietà della regione e degli altri enti pubblici e non utilizzabili per altre finalità istituzionali.

I beneficiari:

  • imprenditori, in forma singola o associata, che svolgono attività agricola ai sensi dell’articolo 2135 del Codice civile;
  • soggetti economici che operano nell’agricoltura sociale, fattorie ed orti sociali;
  • giovani che intendono insediarsi per la prima volta come titolari d’impresa agricola, con età inferiore ai 40 anni alla data di presentazione della domanda di assegnazione.

“Con questo regolamento – ha dichiarato ieri Franco Alfieri, capo della segreteria del presidente regionale ed assessore all’Agricoltura, Vincenzo De Luca – puntiamo a valorizzare il patrimonio immobiliare agricolo di proprietà pubblica attraverso il recupero produttivo dei terreni incolti o abbandonati e dei fabbricati rurali, a contrastare il consumo dei suoli ed a promuovere lasalvaguardia degli equilibri idrogeologici.”

“Grazie alla Banca della Terra – sottolinea Alfieri – vogliamo sostenere soprattutto le iniziative imprenditoriali dei giovani, in particolare quelle improntate all’innovazione, alla qualità, alla sostenibilità e alla tutela delle tipicità”.
L’assegnazione dei terreni avrà una durata di almeno 6 e non più di 20 anni, secondo quanto stabilito dalle norme sui contratti agrari e con le canoni di legge elaborati secondo il “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità” – sarà data priorità alle istanze presentate dai richiedenti, con qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale in forma singola o associata, con meno di 40 anni alla data di presentazione della domanda di assegnazione. Gli under 40 sprovvisti di tali qualifiche alla data di presentazione dell’istanza dovranno acquisire lo status di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale nei 24 mesi successivi all’assegnazione.

“Quello del ricambio generazionale – conclude Alfieri – è, per volontà del presidente De Luca, uno dei pilastri della politica agricola di questa amministrazione. Nel luglio scorso si è chiuso il bando con il quale abbiamomesso a disposizione oltre 140 milioni, a valere sul Progetto integrato giovani del programma di sviluppo rurale, proprio per incentivare l’inserimento di under 40 qualificati nelle nostre imprese agricole. L’enorme mole di istanze presentate dai giovani che vogliono costruire il proprio futuro puntando sull’agricoltura ci spinge a proseguire, con ancora maggiore determinazione, nel processo di rinnovamento del settore primario”.

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