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Bimba contesa, la giudice: “Nessuna telefonata madre-figlia e solo incontri protetti”

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Bimba contesa – Su Facebook nasce un gruppo a sostegno della mamma, ‘IO STO CON LA MAMMA DI BARESSA’ , in cui è stato pubblicato lo straziante appello dell mamma di questa bambina di appena due anni e mezzo, affidata al padre dal Tribunale dei Minori di Viterbo.

V

iterbo – Bimba contesa, “nessun contatto tra madre e figlia. Neanche per telefono”. Lo scrive il quotidiano La nuova Sardegna, citando l’ultima ordinanza della giudice di Viterbo Fiorella Scarpato che ha in carico il caso dell’affido della piccola di due anni e mezzo contesa tra la mamma che vive in Sardegna e il padre che invece risiede e lavora nella città dei Papi.

“L’unica possibilità che il tribunale di Viterbo concede alla mamma 38enne – spiega il giornale – è quella di vedere la propria bambina di quasi tre anni con incontri protetti, alla presenza obbligatoria degli assistenti sociali, ‘dal lunedì mattina al giovedì pomeriggio per almeno due ore la mattina e due il pomeriggio, anche all’esterno su valutazione discrezionale dei servizi sociali i quali dovranno procedere altresì all’audio videoregistrazione degli incontri almeno per i primi quattro giorni con l’onere di riferire al tribunale con relazione bimestrale e verificando quando gli incontri potranno essere eventualmente liberalizzati’”.

La giudice, come riporta sempre il quotidiano La nuova Sardegna, poi chiarisce: “‘Tenuto conto delle modalità del distacco della figlia dalla madre, allo stato non si ritiene di poter prevedere, in carenza di qualsiasi controllo da parte di soggetto esterno, un contatto telefonico madre-figlia che potrebbe in realtà mettere in crisi la minore’. Una successiva modifica del provvedimento sarà eventualmente valutata qualora i servizi sociali di Viterbo, all’esito degli incontri protetti tra la bimba e la mamma, riterranno opportuno che ci siano anche contatti telefonici’”.

Martedì scorso i carabinieri, su ordine del Giudice, hanno fatto irruzione nella casa della donna per eseguire il provvedimento del tribunale di Viterbo che aveva stabilito che la piccola dovesse vivere a Viterbo col padre. Per sette ore la mamma è rimasta incollata alla figlia. “Secondo l’ultima ordinanza – scrive il giornale -, la mamma avrebbe osteggiato in qualsiasi modo quanto sancito dal tribunale impedendo al padre di vedere la piccola. La giudice fa la cronistoria di questi ultimi sette mesi e mezzo e bolla come inadeguato il comportamento della donna e in più ostile a qualsiasi provvedimento dell’autorità giudiziaria”.

CENTRO – CRONACA

FONTE tusciaweb.eu / bimba contesa

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