Per Joseph R. Biden Jr. i primi segnali che manderà al paese saranno molto importanti per cui potrebbe usare anche lui gli “Ordini Esecutivi”.
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Biden potrebbe annullare l’agenda di Trump con diversi Ordini Esecutivi
Mentre Trump continua la sua azione per ostacolare, e ritardare, il più possibile il passaggio delle consegne al legittimo vincitore di queste elezioni provando addirittura a stravolgere il risultato, questi, Joseph R. Biden Jr., con il suo staff sta già lavorando al suo programma e, soprattutto, a quelle che saranno le sue prime mosse del primo giorno di insediamento alla Casa Bianca sulla scia della tradizione che, nell’immediato, il nuovo Presidente dia un segnale concreto del suo voler operare e che questo sia anche corposo e significativo.
E in questo Biden non avrà che l’imbarazzo della scelta visti i vari stravolgimento operati da Trump.
Tra i tanti, Biden ha già segnalato che:
- invierà subito una lettera alle Nazioni Unite indicando che il paese si unirà nuovamente allo sforzo globale per combattere il cambiamento climatico, ribaltando così la decisione di Trump di ritirarsi dall’accordo sul clima di Parigi con oltre 174 paesi.
- si muoverà rapidamente per affrontare la pandemia di coronavirus nominando un “comandante della catena di approvvigionamento nazionale” e istituendo un “comitato per i test pandemici”, simile al pannello di produzione in tempo di guerra di Franklin D. Roosevelt.
- ha detto che ripristinerà i diritti di sindacalizzazione dei lavoratori del governo.
- ha promesso di ordinare una nuova lotta contro i senzatetto e di reinsediare altri rifugiati in fuga dalla guerra.
- abbandonerà il divieto di viaggio nei paesi prevalentemente musulmani emesso da Trump e che inizierà a chiamare i leader stranieri nel tentativo di ripristinare la fiducia tra i più stretti alleati degli Stati Uniti.
Tutte azioni quindi che, come si può vedere, ricalcano, in senso opposto, quelle che furono le prime azioni di Trump.
Questo è il quanto è già dato sapere in funzione delle dichiarazioni dello stesso Biden e, nel merito di questo corollario di promesse del primo giorno, Dan Pfeiffer che, come ricorda il The New York Times è stato consigliere senior del presidente Barack Obama e ha contribuito alla coreografia dei primi giorni di Obama alla Casa Bianca, ha detto:
“Every president wants to come out of the gate strong and start fulfilling campaign promises before lunch on the first day,” («Ogni presidente vuole partire con forza e iniziare a mantenere le promesse della campagna prima di pranzo del primo giorno»).
MA.
Già, perché il cammino di Biden sarà di sicuro molto accidentato ed inizia con tanti ma e con essi proseguirà per un tempo che si spera sia breve ma, ancora, non è logico presupporre tale visto che:
- succederà ad un Trump che ne ha fatte di tutti i colori, che ha comunque avuto il sostegno di almeno 70 milioni di americani,
- dovrà operare, stando alle previsioni, con un Senato in mano ai Repubblicani (attualmente sono ancora in parità: 48-48 su 50 seggi in palio, ma le previsioni tendono ad accreditare che i 2 seggi che ancora sono in conteggio, probabilmente saranno assegnati ai Republicani).
Ma questo non sembra, al momento, preoccupare il neo Presidente, Biden che, stando ai Rumor (voci di corridoio), è quasi certo che si muoverà immediatamente anche per revocare la cosiddetta regola del “global gag rule” (la regola del bavaglio globale) che proibisce il finanziamento del governo federale per le organizzazioni straniere che forniscono o addirittura parlano di aborto.
La regola, nota anche come politica di Città del Messico, è stata una palla politica da ping-pong da quando Ronald Reagan era presidente ed è tipicamente in vigore solo sotto le amministrazioni repubblicane ed è tra le cose che Trump ha ripristinato nel suo primo giorno da Presidente in carica ed ora, nel suo primo giorno da Presidente in carica, Joseph R. Biden Jr abolirà il divieto di Trump e toglierà quindi la regola del “global gag rule” (regola del bavaglio globale).
Insomma, sembra che Biden, visto lo stato delle cose, voglia procedere con “Ordini Esecutivi” che avranno immediata applicazione come del resto ha già fatto, sin dal primo giorno, Trump per andare avanti spedito nelle sue decisioni.
Ed è su questa scia che i suoi assistenti hanno detto che avrebbe usato il potere del suo ufficio per invocare il Defence Production Act – la legge dell’era della guerra di Corea che consente al presidente di ordinare alle aziende di fabbricare i prodotti necessari per la difesa nazionale – per accumulare forniture in modo più aggressivo di quanto abbia fatto Trump .
Ed infatti, Biden, ha già detto che, in qualità di presidente, richiederà l’uso delle maschere su tutte le proprietà federali, un ordine esecutivo che potrebbe avere ampia portata e che probabilmente arriverà nelle prime ore o nei primi giorni della sua presidenza.
Oltre a imporre maschere negli edifici federali, Biden ha detto che le richiederà su «tutti i trasporti interstatali».
Il presidente eletto ha anche ripetutamente deriso la mancanza di standard etici di Trump, accusandolo di aver intrapreso un vasto attacco alle norme e alle tradizioni di Washington. «L’amministrazione Trump ha fatto a pezzi questi standard», hanno scritto i suoi collaboratori sul suo sito web
«Il primo giorno, Biden emetterà un impegno etico, costruendo e migliorando l’impegno dell’amministrazione Obama-Biden, per garantire che ogni membro della sua amministrazione si concentri giorno dopo giorno sui migliori risultati per il popolo americano, e nient’altro».
Oltre a rientrare nell’accordo sul clima, Biden ha anche chiarito che inizierà immediatamente a utilizzare le leve dell’autorità esecutiva per ristabilire il regime di norme ambientali di Obama che Trump ha sistematicamente smantellato durante il suo mandato.
Tra questi, probabilmente, ci sarà quindi una rapida rescissione dell’ordine esecutivo che Trump emise all’inizio della sua amministrazione abolendo, a sua volta, tutte le normative che affrontano il cambiamento climatico e promuovendo lo sviluppo dei combustibili fossili il che dichiara l’intenzione di un’amministrazione Biden pronta a tagliare i gas serra che riscaldano il pianeta.
«La revoca degli ordini esecutivi può essere eseguita immediatamente», ha affermato Michael Burger, direttore esecutivo del Sabin Center for Climate Change Law presso la Columbia University, che ha studiato come potrebbe essere la regolazione del clima in un’amministrazione Biden.
Dal canto suo Pyle, presidente dell’Istituto per la ricerca energetica, un’organizzazione che sostiene l’uso di combustibili fossili, ha subito evidenziato che «se la storia è una guida», è improbabile che i repubblicani supportino qualsiasi tipo di mandato che proceda su questa strada.
Ad ogni modo, una cosa sembra certa! Non c’è dubbio che Biden ed i membri del suo partito siano desiderosi di cancellare sistematicamente quelle che considerano politiche distruttive che Trump ha perseguito in materia di:
- ambiente,
- immigrazione,
- assistenza sanitaria,
- diritti dei gay,
- commercio,
- tagli fiscali,
- diritti civili,
- aborto,
- relazioni razziali,
- spese militari
- e altro ancora.
Una inversione di rotta quindi che, se non è a 360°, poco ci manca per cui, ancora una volta, non resta che attendere per vedere come il tutto evolverà a partire dal 20 Gennaio 2020, giorno dell’effettivo insediamento di Biden dopo il suo giuramento.
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