Una 26enne è stata azzannata da un pitbull ieri pomeriggio a Melilli, in provincia di Siracusa.
La donna dipendente di un bar di Viale Kennedy, alle 18,45 desiderando accarezzare un cane di razza pitbull che insieme al suo padrone era entrato nel locale, è stata addentata alla gola dall’animale.
Nonostante l’intervento delle persone presenti per liberare la donna, le ferite sono risultate da subito molto gravi. È stata quindi subito trasferita al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa ove però i medici hanno preferito che fosse trasportata al Cannizzaro di Catania. Ha subito la perforazione della trachea e la sua prognosi resta riservata.
Gli agenti della Polizia di Stato intervenuti prontamente sul luogo, dopo aver ricostruito i fatti e sentito il proprietario del cane, lo hanno denunciato per le lesioni gravi causate alla donna dal pitbull.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, gli agenti stanno cercando una adeguata struttura che possa ospitare temporaneamente il cane, in attesa delle ulteriori incombenze di legge.
L
’OPINIONE
Quando le nostre blasonate Autorità, dagli scranni più alti fino all’ultimo sgabello del sistema pubblico-politico, riterranno l’ora, dispongano i doverosi controlli e si obblighi i proprietari a fare “indossare” la museruola ai propri cani quando li si porta in giro tra le persone, poiché è di tutta notorietà ed evidenza ovunque vige troppo spesso tale inosservanza.
1. Il proprietario di un cane e' sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell'animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali o cose provocati dall'animale stesso. 2. Chiunque, a qualsiasi titolo, accetti di detenere un cane non di sua proprieta' ne assume la responsabilita' per il relativo periodo. 3. Ai fini della prevenzione di danni o lesioni a persone, animali o cose il proprietario e il detentore di un cane adottano le seguenti misure: a) utilizzare sempre il guinzaglio a una misura non superiore a mt 1,50 durante la conduzione dell'animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni; b) portare con se' una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l'incolumita' di persone o animali o su richiesta delle autorita' competenti; c) affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente; d) acquisire un cane assumendo informazioni sulle sue caratteristiche fisiche ed etologiche nonche' sulle norme in vigore; e) assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive. 4. E' fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con se' strumenti idonei alla raccolta delle stesse. 5. Sono istituiti percorsi formativi per i proprietari di cani, in conformita' al decreto ministeriale 26 novembre 2009, con rilascio di un attestato di partecipazione denominato patentino. I percorsi formativi sono organizzati dai comuni congiuntamente ai servizi veterinari delle aziende sanitarie locali, i quali possono avvalersi della collaborazione dei seguenti soggetti: ordini professionali dei medici veterinari, facolta' di medicina veterinaria, associazioni veterinarie e associazioni di protezione animale. Il comune, su indicazione del servizio veterinario ufficiale, individua il responsabile scientifico del percorso formativo tra i medici veterinari esperti in comportamento animale o appositamente formati dal Centro di referenza nazionale per la formazione in sanita' pubblica veterinaria, istituito presso l'Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna. 6. Il medico veterinario libero professionista informa i proprietari di cani in merito alla disponibilita' di percorsi formativi e, nell'interesse della salute pubblica, segnala ai servizi veterinari dell'azienda sanitaria locale la presenza, tra i suoi assistiti, di cani che richiedono una valutazione comportamentale in quanto impegnativi per la corretta gestione ai fini della tutela dell'incolumita' pubblica. 7. A seguito di episodi di morsicatura, di aggressione o sulla base di altri criteri di rischio i comuni, su indicazione dei servizi veterinari, decidono, nell'ambito del loro compito di tutela dell'incolumita' pubblica, quali proprietari di cani hanno l'obbligo di svolgere i percorsi formativi. Le spese per i percorsi formativi sono a carico del proprietario del cane.
(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)
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