Auriemma: “Rinnovo in sospeso per otto azzurri”

Il suo pensiero… Raffaele Auriemma per il Corriere dello Sport: Pensate ad una Fiat 500,...

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Il suo pensiero…

Raffaele Auriemma per il Corriere dello Sport: Pensate ad una Fiat 500, con molti accessori, ma pur sempre 500. Pulita e fiammante, dotata di un motore che fischia e le gomme in ordine per girare in vacanza da un lido all’altro. Non di più. E se poi ci montassimo un rollbar, si potrebbe concorrere al Gp d’Italia? Concorrere sì, con un prevedibile esito nelle posizioni di retroguardia e parecchi giri di ritardo sul groppone. Invece il prodigio si è compiuto, il Napoli carrozzato come una bella 500 da corsa si è piazzato al secondo posto in un Gran Premio con vetture molto più potenti di quella abilmente guidata da Maurizio Sarri. Il giro d’onore, il podio e lo champagne spruzzato sui volti sorridenti di un gruppo probabilmente irripetibile. Anzi, sicuramente irripetibile. Nel Napoli di questa incredibile stagione, fatta di Champions e di record, si è creata una chimica forte tra la squadra e l’allenatore, tanto da legarsi tra di loro, a triplo filo, giurandosi di andare avanti, tutti insieme, per strabiliare ancora. Per stupire pure in Champions. Basta poco per prolungare l’idillio e quella magia molto simile alle vicende dell’Atletico Madrid, con un allenatore riconosciuto come leader e come compagno di spogliatoio. Basterà individuare tre/quattro rinforzi in grado di alzare l’attuale livello e consegnare a Sarri un organico omogeneo al punto da pensare che il turn over sarà possibile, senza traumi, nella stagione della Champions. Il grande segreto di questo momento felice e fortunato è nascosto nella capacità di De Laurentiis, non solo di esultare, bensì di esaltare gli eroi di un risultato che a settembre veniva letto alla stregua di un miracolo. A cominciare da Sarri atteso in un incontro col presidente, previsto per fine settimana, nel quale il tecnico si aspetta di ricevere il meritato riconoscimento per quanto mostrato alla guida del Napoli: l’adeguamento dell’ingaggio e, soprattutto, la firma di un contratto tutto nuovo. Della durata di almeno due anni. Su questo punto e su quello dei rinnovi sarà necessario l’utilizzo da parte del club di tatto e sensibilità: certi traguardi importanti portano ricchezza e comportano un minimo di sacrificio. Il cosiddetto “passo indietro” per il bene comune, ma anche come gesto di stima verso chi ti ha portato molto più in alto di quanto tu stesso potessi immaginare. Higuain, Sarri, Callejon, Albiol, Mertens, Insigne, Hysaj, Koulibaly sono nomi col rinnovo in sospeso e tutti presenti in un corpo solo. Quello del Napoli che ha trovato un progetto destinato ad essere vincente a lungo, se tutte le componenti saranno tenute insieme con la spontanea alchimia che si è creata quest’anno. Sarri e Higuain aspettano un cenno, un gesto che li convinca a trovarsi davvero nel posto giusto per le proprie ambizioni. Aspettano che De Laurentiis completi i suoi impegni romani con alcuni produttori americani per poi stringergli la mano e calarsi subito nella stagione 2016-2017. L’attesa riguarda anche il ds Giuntoli, già all’opera per strappare il sì di Klassen, Vecino, Vrsalijko e Lapadula, e per colmare la lacuna più evidente nel Napoli di quest’anno: l’assenza di esperienza e di personalità. Servono nomi anche più pronti del pur bravo Tonelli, altrimenti anche nella prossima stagione si correrà il rischio di vedere in campo, in Italia e in Europa, sempre gli stessi undici. Basta poco per restare vincenti, basta poco per non esserlo più. 

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