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Ancelotti: “James e Icardi? Vi spiego perché non sono arrivati al Napoli”

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Le parole di Ancelotti

b>Carlo Ancelotti ha concesso una lunga intervista ai microfoni di Radio Anch’io lo Sport come riportato da Tuttomercatoweb: “Fosse tutto perfetto adesso, in questo momento della stagione, ci sarebbe da preoccuparsi… Si può sempre fare meglio, ma rispetto alle prime due partite dove avevamo subito 7 gol siamo migliorati grazie al lavoro collettivo”.

Dove può arrivare il Napoli?
“Chi lo sa… Questa è una squadra che fa bene da tanto tempo, anche se negli anni scorsi è mancato qualcosina per arrivare al primo posto. Questo qualcosina è arrivato da un mercato oculato e noi ci proveremo. Riuscirci non è semplice ma abbiamo la convinzione poterci provare”.

Llorente più funzionale di Icardi?
“Non lo so perché Icardi non l’ho mai allenato. Fernando però è un centravanti completo, grazie al fisico può sfruttare le qualità aeree ma è un giocatore di calcio, con qualità. E poi è arrivato a Napoli con entusiasmo, ci sta dando una grossa mano ultimamente”.

Quanto è cresciuta la velocità nel calcio moderno?
“E’ un aspetto fondamentale, i tempi per il controllo e per il passaggio diminuiranno sempre di più. E’ il calcio che sta cambiando, c’è più ritmo soprattutto all’estero. Ma non credo che le squadre italiane siano meno allenate. Col Liverpool ci sono stati 14 falli fischiati, la media della Serie A è 29. Dipende dalla velocità e dall’intensità delle partite insomma”.

Lozano e il suo ruolo preferito?
“Ribadisco che può giocare in ogni posizione dell’attacco. E’ adattabile perché ha qualità particolari, è rapido e veloce. Può giocare nella posizione di Callejon, ma non con le caratteristiche di Callejon. Va adattato secondo le sue qualità”.

Icardi quanto è stato vicino al Napoli?
“Abbiamo valutato tante alternative e una era Icardi. Poi però per arrivare in fondo alle trattative servono tante cose, la volontà di prenderlo da parte del club ma pure la volontà del giocatore di venire. Se una delle due componenti salta la trattativa non va in fondo”.

Perché James non è arrivato? Soddisfatto del mercato del Napoli?
“Per James c’era la volontà, ma ci siamo scontrati con la resistenza del Real Madrid. E ora infatti sta giocando con i Blancos, per questo non c’è stata possibilità di prenderlo. In generale è stato un mercato oculato, sono arrivati ottimi giocatori da Di Lorenzo a Manolas, Elmas, Llorente e Lozano”.

La poca civiltà negli stadi italiani?
“Non so perché siamo così… Ci dobbiamo muovere. Ieri Orsato ha fatto bene a sospendere la partita, è un passo in avanti e altri ce ne saranno. Serve seguire questa linea, anche io dico basta come Infantino. Bisogna essere più duri nell’applicazione di norme che ci sono. Abbiamo il vantaggio che negli stadi ci sono tante telecamere, quindi serve intervenire”.

Il turn over riguarda anche i portieri?
“Come c’è turn over per gli altri, c’è turn over per i portieri. Ospina ha esperienza enorme, Meret è bravissimo ma non ha quell’esperienza. Io lo faccio non perché amo il turn over, ma perché i giocatori mi danno delle garanzie ed il turn over diventa quasi automatico”.

Stagione buona per vincere qualcosa?
“Se abbiamo recuperato il gap si potrà dire a fine stagione. Noi vogliamo essere competitivi con tutti, Inter, Juve e tutte le altre. Oggi però non posso dirlo, la mia è una squadra che mi piace molto a livello di qualità, carattere e personalità. Siamo cresciuti nell’ultimo periodo”.

Prossimo turno favorevole?
“Apparentemente sì, ma il Cagliari si è rinforzato tanto ed è in un buon momento. Il campionato italiano è sempre complicato”.

Il momento del Milan?
“Non è un momento positivo, la squadra è ancora alla ricerca di un’identità precisa e quando sei in mezzo al guado è complicato, le cose non vengono naturali nonostante ci sia la volontà. Serve pazienza, è arrivato un nuovo tecnico con idee diverse e nuovi giocatori che devono ancora essere inseriti”.

La Roma può essere la mina vagante?
“La Roma può rientrare nella competizione per l’alta classifica. Fonseca è un ottimo allenatore con idee interessanti, ha portato vigore ed entusiasmo ad una squadra giovane. Questo forse è il momento dei giocatori datati: Llorente, Dzeko, Ribery, Ronaldo…”.

La Champions del Napoli?
“Per come abbiamo iniziato il girone gli ottavi sono a portata di mano. Il Genk è partito male, ma come sempre nelle gare di Champions serve tenere gli occhi aperti. Siamo partiti meglio dell’anno scorso ed il gruppo è meno complicato, per questo contiamo di arrivare agli ottavi”.

Il Napoli come si posiziona nella geopolitica del calcio europeo?
“Se le squadre italiane vogliono crescere va migliorato il brand della Serie A. Prima era il campionato più venduto all’estero, ora è stato soppiantato dalla Premier. Va migliorata la qualità della A, non solo dal punto di vista tecnico ma per esempio anche da quello degli stadi. Quest’anno c’è più presenza, mi auguro che si possano anche eliminare quegli episodi di razzismo”.

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