Alvini – allenatore 51enne proveniente dalla Reggiana – si presenta in Conferenza Stampa, alla presenza della Direttore Sportivo Giannitti
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Allenare Perugia è una grande soddisfazione. Quando per lavoro passavo per Perugia e vedevo il Curi illuminato ed io allenavo in Eccellenza lo vedevo sempre come una cosa da raggiungere. Voglio aprirci una bella storia. Con me il calciatore dovrà pensare a dare sempre il meglio di sè stesso. La Serie B è campionato difficile e bellissimo, con grandi squadre e città. Ma sono convinto che il Perugia avrà il suo spazio da piazza altrettanto importante. Essere qua e sedere sulla panchina del Grifo, motivo d’orgoglio. Vorrò determinare sul campo. Quest’anno vengo da una piazza meravigliosa e stupenda: Reggio Emilia. Credo che il tifo di Perugia possa determinare come quello. Propongo calcio aggressivo e di dominio della partita in maniera semplice. Ho grande fiducia in quelle che saranno le scelte di mercato. A me andranno benissimo le scelte delle Società, a me compete solo il campo. Vincere la C dopo esser retrocessi, in girone importante dove c’era il Padova, significa che la Società ha sempre lavorato bene e non avrò problemi quindi con scelte che saranno da me condivise. Ho la fortuna di poter esser accanto al Direttore Giannitti, che conosce il campionato di B. Quando Sarri era ad Empoli, ho trascorso numerosi pomeriggi a vedere i suoi allenamenti. Sapere invece che qui ci sono stati allenatori come Castagner e Cosmi, rende ancor più grande esserci per me. Non è facile partire con una rosa pronta già per il ritiro. Dovrò essere io, con il mio staff, a portare le idee giuste già dall’inizio”.
Carmine D’Argenio, Autore a VIVICENTRO