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8 marzo, al ‘Festival del Management’ al centro cultura d’impresa al femminile e reale parità

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Adnkronos) – Intelligenza artificiale, sostenibilità ambientale, sociale ed economica, nonché la rigenerazione urbana: sono alcuni dei temi del ‘Festival del Management’, promosso dalla Società Italiana di Management (Sima), la società scientifica delle e dei docenti di Mangement italiani, nella cornice dell’Università Bocconi di Milano.Giunta alla sua seconda edizione, la due giorni (che si conclude oggi, 8 marzo, festa della donna) si è posta l’obiettivo di offrire approfondimenti sulle tematiche manageriali e sulla cultura d’impresa, coinvolgendo illustri personalità del settore, professionisti e accademici.

Competenze, testimonianze e risorse concrete sono stati elementi essenziali di un dibattito in cui la voce di imprenditrici e leader ai vertici di aziende primarie del Paese, hanno avuto modo di raccontare strategie e opportunità per una reale parità di genere.Come accaduto nella tavola rotonda ‘Visionari d’Ispirazione Champions di Management e Cultura d’Impresa al Femminile, per una reale parità di genere’, cui hanno preso parte manager ed esponenti di realtà associative del settore. “Oggi è una giornata importante, ma solo una dei 365 giorni dell’anno”, ha spiegato Flavia Mazzarella, presidente di Bper Banca, intervenendo alla tavola rotonda. “Credo che sia necessario un investimento quotidiano affinché il valore delle donne venga riconosciuto all’interno delle organizzazioni, specie quelle più grandi e venga data importanza alla diversità perché è arricchente per tutte le comunità”, ha osservato.  La presidente Mazzarella ha poi spiegato le iniziative di Bper Banca a favore del rafforzamento della parità di genere e dell’empowerment femminile: “Come Bper abbiamo investito da subito nel rafforzamento del ruolo delle donne all’interno dell’organizzazione, attraverso l’approvazione di un piano per la diversità e la valorizzazione delle diversità non solo di genere le iniziative sono state di diffusione della cultura della diversità, iniziative per il rafforzamento delle capacità manageriali, ma anche interventi diretti sui numeri per favorire la progressione e l’avanzamento in carriera delle figure femminili, soprattutto nei ruoli dirigenziali”.

Mazzarella ha poi concluso lanciando un messaggio a tutte le donne che non mollano mai: “Si può fare!”.  E gli esempi positivi sono essenziali per migliorare l’empowerment femminile in azienda, come ha ricordato Antonella Giachetti, presidente nazionale dell’Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda (Aidda): “E’ importantissimo che ci siano esempi femminili perché svolgono la funzione di contaminazione e rassicurano perché spesso le donne, soprattutto in presenza di status economici non altissimi, si sentono impressionate, preoccupate e impaurite dall’affrontare la scelta lavoro, famiglia o vita personale, in quanto non così facile da conciliare.E’ importante, quindi, indicare delle strade che riescano a conciliare la legge della vita con il lavoro, perché il lavoro deve seguire la legge della vita e ciò può cambiare radicalmente il sistema”, ha concluso.  Cristina Finocchi Mahne, co-presidente Italia del Women corporate directors (Wcd Foundation), ha poi scattato una fotografia dello stato dell’arte in Italia circa la parità di genere nelle funzioni di vertice delle aziende: “L’Italia è riuscita ad avere un ruolo di avanguardia rispetto in questo ambito, anche grazie alla legge Golfo-Mosca.

In realtà, se guardiamo anche al panorama anche internazionale, ci sono altri Paesi che si sono mossi in questa direzione.Sto parlando delle posizioni all’interno dei consigli di amministrazione, ma anche di quelle dei dirigenti apicali.

Recentemente è stata introdotta una nuova legge in Francia, ma per quanto concerne l’Italia, si è sviluppata una cultura che permette di costruire una mentalità che è ancora in sviluppo, mettendo in evidenza i vantaggi ad avere all’interno dei ruoli apicali un buon equilibrio di genere.Ci sono anche molti studi che dimostrano quale sia il valore aggiunto che è stato portato, un esempio è il report Consob, che ha evidenziato come il livello medio nella preparazione dei consiglieri di amministrazione nelle società quotate è aumentato in maniera significativa da quando è stata introdotta la legge”, ha aggiunto. “Se andiamo a vedere i report inboard index, che sono le analisi svolte dai consigli di amministrazione delle maggiori società quotate nei vari paesi e nei vari mercati, si osserva che il tema in questione è trattato come tema principale di governance, in quasi tutti i paesi in cui questi report vengono organizzati.

Quindi è un cammino che prosegue e ci auguriamo possa continuare a fornire degli elementi per affermare questo indirizzo all’interno di tutte le strutture, che incidono anche sul cambiamento della mentalità all’interno delle società”, ha concluso.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)


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