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Castellammare di Stabia

L’ex Ruscio: “La Juve Stabia è una palestra formativa. La Serie B va tenuta stretta e valorizzata”

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Giovanni Ruscio, ex calciatore della Juve Stabia, è intervenuto nella trasmissione “Il pungiglione stabiese” per analizzare la recente vittoria per 2-0 contro l’Empoli e per riflettere sul percorso che le Vespe stanno compiendo in questa stagione.
Ruscio ha espresso un giudizio molto positivo sul cammino della squadra, affermando che la Juve Stabia sta facendo il suo percorso e un ottimo campionato, nonostante abbia dovuto affrontare cambiamenti importanti, come l’avvicendamento in panchina e la partenza di giocatori cruciali come Durante. Ha rimarcato che vincere contro una squadra come l’Empoli, ritenuta accreditata per la vittoria finale o comunque in grado di lottare per le zone alte della classifica, dimostra il valore dei gialloblù. Secondo l’ex centrocampista, la Serie B rappresenta un palcoscenico di prim’ordine che non può e non deve essere indifferente per l’intero territorio campano; per questo, deve essere tenuta stretta e valorizzata.
Se da un lato Ruscio comprende che la tifoseria pretenda sempre di più, ritiene fondamentale “ragionare lucidamente” e assicurarsi che le eventuali critiche rimangano “costruttive”,. Ha espresso fiducia nel lavoro del tecnico Abate e dei ragazzi, che stanno perseguendo i loro obiettivi a testa bassa, come dimostra la classifica che vede la squadra nelle prime otto posizioni, persino sopra l’Empoli.
Il Ruolo del Centrocampista e le Difficoltà Ambientali
Trattando l’aspetto tecnico, Ruscio, da ex mediano, ha definito il centrocampo come il “ruolo più bello che c’è” perché permette di essere sempre “nel vivo del gioco”. Ha enfatizzato l’importanza cruciale dei centrocampisti, definendoli come “leader silenziosi” in grado di mantenere l’equilibrio sia tecnico-tattico che mentale all’interno e all’esterno dello spogliatoio, un valore che non tutti possono cogliere.
Inoltre, Ruscio ha definito la Juve Stabia una vera e propria “palestra formativa”. Uscire vincenti o aver disputato un buon campionato a Castellammare fortifica, data la complessità dell’ambiente. Ha citato le difficoltà incontrate dalla società e dalla squadra, tra cui il budget limitato, la costruzione tardiva del roster nel calciomercato, le vicende giudiziarie che hanno distolto l’attenzione, e l’accanimento arbitrale percepito (dell’AIA), oltre alle squalifiche che limitano il supporto in trasferta.
Riflessioni Tattiche e Rammarico Personale
Riguardo al dibattito sulle prestazioni casalinghe e quelle in trasferta, Ruscio ha ammesso che il fattore campo offre una spinta supplementare, ma nel calcio moderno, a suo avviso, la differenza non è così marcata. La chiave per la vittoria in qualsiasi campo risiede nell’approccio mentale: avere “le proprie idee la propria grinta la propria mentalità di provare comunque sia sempre a vincere”.
Rispondendo a una domanda specifica sulle palle inattive, l’ex calciatore le ha identificate come un “valore aggiunto”, specialmente se si lavora in modo specifico e si dispongono di giocatori forti a livello aereo, trasformandosi in un’arma in più per sbloccare le partite e mettere pressione sugli avversari.
Infine, Ruscio ha rievocato il suo passato con la squadra, definendo la sua scelta di abbandonare la squadra l’anno prima della promozione in Serie B del 2011 (a causa di problemi personali) come “la mia scelta più sbagliata della mia carriera”. Ha però ricordato con piacere la promozione in C1, ottenuta sotto la guida di Rastelli, grazie a un “mix fondamentale” tra giocatori esperti e “giovani affamati” come lui.
L’Appello alla Città
Giovanni Ruscio ha concluso il suo intervento con un appello accorato alla tifoseria di Castellammare: la città, a prescindere dalla categoria, deve seguire la passione per la propria squadra. Ha invitato tutti a mostrare più “passione e più presenza” allo stadio per sostenere la squadra, pur mantenendo la possibilità di criticare, purché in “maniera costruttiva”. Ha inoltre lanciato un monito riguardo al calcio giovanile, raccomandando che i ragazzi si divertano e non siano sottoposti alla pressione dei genitori.

Juve Stabia TV


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