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Adnkronos) – ‘Ogni anno ci viene chiesto quali sono gli avanzamenti della ricerca in ematologia.Talvolta è stato difficile rispondere.
Tuttavia, negli ultimi anni, la ricerca ha fatto passi in avanti, che tradotto significa: percorsi diagnostici più precisi, più accurati e più rapidi che ci permettono di identificare il sottotipo di malattia, di leucemia o di linfoma, così da potervi utilizzare il nuovo farmaco ‘target’ per quella specifica patologia.E questo è un grande successo, perché con una diagnosi più rapida e accurata possiamo identificare la terapia più mirata”.
Lo ha detto all’Adnkronos Salute Marco Vignetti, ematologo, presidente della Fondazione Gimema Franco Mandelli Onlus in occasione della conferenza per i 55 anni di Ail, oggi a Roma. L’accesso equo alle cure avanzate su tutto il territorio nazionale “resta il principale obiettivo – assicura Vignetti – a volte è una chimera perché i territori sono diversi e non si può pensare di avere lo stesso percorso diagnostico-terapeutico identico ovunque, però questo è il nostro obiettivo”.Quando è stato progettato il Gruppo Gimema “come una rete di ricerca”, in “realtà è stato progettato anche come una rete che avesse l’obiettivo di formare gli ematologi nelle diverse città italiane in modo proprio da consentire che a tutti i pazienti fosse offerto lo stesso tipo di percorso diagnostico-terapeutico.
Naturalmente una cosa è il progetto un’altra cosa è la sua realizzazione, però su questo scopo si dirigono tutti gli sforzi del Gruppo Gimema e di Ail”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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