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Sostenibilità: acqua, biodiversità, logistica e pack green, l’impegno di Sanpellegrino

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Adnkronos) – Negli ultimi 6 anni risparmiati 329 milioni di litri di acqua attraverso una gestione responsabile e sostenibile dei processi industriali; fronte packaging, nel 2023, sono state utilizzate 12.950 tonnellate di R-Pet, il 79% in più rispetto al 2022 mentre, per la logistica sostenibile, in Italia il 71% dei prodotti viene trasportato su mezzi a ridotto impatto ambientale.Sanpellegrino, azienda del settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche, adotta un modello di business che mette la sostenibilità al centro delle proprie attività: il Gruppo – si legge in una nota – si prende cura dell’acqua attraverso la tutela dei territori e della biodiversità, per contribuire allo sviluppo delle comunità in cui opera, e ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività.  “La sostenibilità è da sempre parte integrante della nostra cultura aziendale perché abbiamo la responsabilità di preservare una risorsa preziosa come l’acqua, e portarla sulle tavole dei nostri consumatori.

Il nostro modello di business si basa, quindi, su una crescita sostenibile nel rispetto dell’ambiente e delle risorse per promuovere un futuro di qualità per le persone, le comunità e il Pianeta.Proprio per questo ci impegniamo a sviluppare progetti capaci di amplificare l’impatto positivo delle nostre attività e di ridurre allo stesso tempo la nostra impronta ecologica – ha dichiarato Michel Beneventi, amministratore delegato del Gruppo Sanpellegrino – Per genere un reale e crescente impatto positivo coinvolgiamo anche tutti i nostri stakeholder in un percorso di sostenibilità condiviso.

Questo approccio ci ha consentito di confermare, se non addirittura di migliorare, anno dopo anno, le performance dei principali indicatori della gestione responsabile della nostra azienda, in particolare il nostro impatto ambientale, la catena di fornitura, la logistica e il packaging”.  Il Gruppo Sanpellegrino, in particolare, si impegna a gestire la risorsa idrica in modo responsabile e sostenibile per preservarla e renderla disponibile per le generazioni presenti e future.Un impegno che si concretizza anche nella volontà di certificare entro la fine del 2025 tutti i suoi stabilimenti secondo lo standard internazionale Aws (Alliance for Water Stewardship).

La certificazione riconosce e premia, infatti, il modo in cui le imprese si prendono cura dell’acqua attraverso il rispetto del bilancio idrico, la partecipazione attiva nella gestione efficace e sostenibile delle risorse idriche locali e l’identificazione e lo sviluppo di progetti fondamentali per la loro salvaguardia.A oggi sono stati certificati i siti produttivi di Ruspino e Scarperia in cui vengono imbottigliati i due brand internazionali di acqua minerale, S.Pellegrino e Acqua Panna.

Lo stabilimento di Cepina otterrà la certificazione nei prossimi mesi e San Giorgio in Bosco entro la fine del 2025.  Sanpellegrino sviluppa interventi di tutela dell’acqua che si estendono anche ai bacini idrici dei territori in cui sono presenti i suoi siti produttivi.Sono stati quindi identificati una serie di progetti da sviluppare con università, consorzi e stakeholder locali, i cui risultati vengono misurati attraverso la metodologia del Volumetric Water Benefit Accounting (Vwba) del World Resources Institute.

A Cepina Valdisotto (SO), dove è presente lo stabilimento di Levissima, nel 2023 il Gruppo Sanpellegrino ha avviato le operazioni per rigenerare i pendii boschivi colpiti dalla tempesta Vaia che nel 2018 ha devastato un'area di circa 140 ettari di foresta.  Nel Comune di Barberino del Mugello, territorio di origine di Acqua Panna, il Gruppo Sanpellegrino è intervenuto nell’ambito del Progetto Fonte Voltone per il potenziamento dell'acquedotto integrando nel servizio pubblico la sorgente 'Voltone', che attualmente non utilizza e far fronte – fa sapere l'azienda – alla storica difficoltà di garantire l’approvvigionamento idrico alle frazioni montane di Santa Lucia e Monte di Fò.Sanpellegrino ha realizzato anche la condotta di collegamento e si impegnerà a garantire la manutenzione periodica anche in futuro.

Mentre nel padovano, dove è presente il sito produttivo di San Giorgio in Bosco, il Gruppo Sanpellegrino, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica del Brenta ed Etifor, ha realizzato uno studio per individuare soluzioni per fronteggiare l’impoverimento delle acque sotterranee del bacino idrico del fiume Brenta dovuto al cambiamento climatico. Sanpellegrino è anche impegnata nella tutela delle risorse naturali dei territori in cui è presente.Un esempio è il progetto 'La fonte della biodiversità di Acqua Panna', sviluppato in collaborazione con Federparchi e la Scuola Sant’Anna di Pisa all’interno della tenuta di Acqua Panna a Scarperia e San Piero, con l’obiettivo di salvaguardarne l’ecosistema e concorrere alla riduzione delle emissioni di CO2.

Tra le iniziative sviluppate in quest’area c’è il progetto 'Good Bee' che ha portato alla realizzazione di un Bee Hotel, una struttura in materiali naturali per dare rifugio e creare un contesto favorevole alla riproduzione degli insetti impollinatori.La tutela della biodiversità si integra anche con strategie 'nature based' per la cattura della CO2 che hanno portato all’implementazione di innovative pratiche di agroforestazione all’interno della tenuta, con l’inserimento di alberature e siepi nei campi e lo sviluppo di corridoi ecologici a tutela della biodiversità. Ancora: grazie a progetti per la riduzione, il riutilizzo e il riciclo di acqua nei processi industriali, negli ultimi 6 anni il Gruppo ha risparmiato 329 milioni di litri.

Con interventi sulle macchine riempitrici e sui meccanismi di regolazione, l’azienda è arrivata a consumare 0,05 litri di acqua di processo per ogni litro di acqua minerale imbottigliato, in diminuzione rispetto agli 0,07 litri di acqua utilizzati nel 2022.Per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico, fin dal 2011 tutti i siti produttivi del gruppo utilizzano il 100% di energia elettrica acquistata proveniente da fonti rinnovabili e si dedicano quotidianamente alla riduzione del loro impatto ambientale, focalizzandosi sull'efficienza in tutte le fasi dei processi di produzione e di imbottigliamento.

Tale impegno è volto al raggiungimento degli obiettivi di 'zero rifiuti in discarica' e 'zero emissioni inquinanti'.  Sul fronte del packaging, nel 2023 il Gruppo ha utilizzato 12.950 tonnellate di R-Pet, il 79% in più rispetto alle 7.246 tonnellate del 2022, riducendo ulteriormente il quantitativo di Pet vergine.Inoltre, dal 2023 tutto il portafoglio Levissima è composto da almeno il 25% di R-Pet, una scelta attuata con due anni di anticipo rispetto all’obbligo di legge previsto dall’Unione Europea.

Mentre per Acqua Panna e S.Pellegrino si è raggiunto il 30% di R-Pet su tutta la gamma dei prodotti.Per quanto riguarda i prodotti commercializzati all’estero, l’88% è venduto in paesi dove il Gruppo collabora a iniziative per il riciclo e per la riduzione dei rifiuti dispersi nell’ambiente.  Infine, Sanpellegrino si impegna nello sviluppo di una logistica ottimizzata, integrata e innovativa, che utilizzi tutti gli strumenti a disposizione per la riduzione dell’impronta ecologica.

Oggi, grazie ai progetti implementati negli anni, il 71% dei prodotti del Gruppo in Italia viene trasportato su mezzi a basso impatto ambientale: il 20% viaggia in treno, il 17% via mare, mentre il 55% dei prodotti trasportati su strada viaggia su mezzi alimentati a Gnl e Bio-Gnl.Nel contesto dell'utilizzo di questi carburanti, anche nel 2023, Sanpellegrino ha collaborato con il Gruppo Maganetti e con Air Liquide per il navettaggio da San Pellegrino Terme all’hub di Madone e con Logistica 1 per la tratta Cepina Valdisotto-Genova, risparmiando complessivamente l’equivalente di oltre 14.100 tonnellate di CO2.

Ad aprile 2023, poi, l'inaugurazione del primo camion 100% elettrico a zero emissioni dedicato a Levissima. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)


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