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Adnkronos) – La serie Sky 'Hanno Ucciso l'Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883' continua a mietere successi, non solo in termini di ascolti, ma anche per l'impatto sulla musica del duo pavese.Michele Rech, in arte Zerocalcare, non ha dubbi: la serie tv dedicata agli 883 è un piccolo capolavoro.
Il fumettista romano, da sempre grande fan di Max Pezzali, ha espresso all'Adnkronos tutto il suo entusiasmo, definendo la serie "bellissima, brillante, scritta in modo fresco, intelligente e pienissima di idee visive e narrative".Un elogio che parte da lontano, da un'ammirazione profonda per la musica di Max Pezzali e Mauro Repetto: "Posto che per me gli 883 sono la cosa migliore che sia capitata al mainstream italiano negli ultimi 30 anni – dice Zerocalcare – l'epica degli sfigati che crescono in posti sfigati prima mi ha fatto sentire meno solo, poi ha plasmato la mia visione del mondo e di conseguenza il mio lavoro". Un'influenza, quella degli 883, che ha segnato profondamente la sua formazione artistica: "Io non farei sto mestiere se non ci fossero stati il punk e Max Pezzali".
Ma cosa ha colpito in particolare Zerocalcare nella serie? "Per me la serie è bellissima.Come serialità italiana da quando non c'è più Mattia Torre pensavo che non saremmo mai più riusciti ad avere prodotti così". In più, racconta, "ha avuto l'intelligenza di declinare alcuni dei temi degli 883 con la sensibilità di adesso, che evidentemente e per fortuna è cambiata rispetto a 30 anni fa.
Quindi hai tutta la potenza di quella poetica, integrata con almeno un po' di quel punto di vista femminile che negli ultimi anni si è conquistato una voce forte e non subordinata".L'entusiasmo di Zerocalcare è tale da sfiorare ironicamente l'invidia: "Ho riso un sacco e mi so commosso, rosico solo che non sono stato capace a scriverla io".
Anche il cantautore romano Giancane, che ha collaborato in più occasioni con Zerocalcare (sue per esempio le colonne sonore delle due serie animate firmate dal fumettista) ha elogiato la produzione, definendola "un tuffo perfetto negli anni '90" e apprezzando particolarmente la performance di Elia Nuzzolo nei panni di Max Pezzali: "È praticamente perfetto nel ruolo di Max, sia nella gestualità che nella voce.
Gli somiglia moltissimo". "Ho apprezzato moltissimo la ricostruzione dell'epoca", ha continuato. "Dalla strumentazione musicale, come la Roland 707, alla scelta delle auto, delle insegne e persino del distributore automatico, è un continuo riferimento alle canzoni degli 883.Un vero e proprio tuffo nel passato".
Giancane, che non ha mai nascosto la sua ammirazione per Max Pezzali, ha anche ribadito in una recente intervista all'Adnkronos il desiderio di collaborare con lui.
Ha confessato che 'Cumuli' è la sua canzone preferita degli 883 e, immaginando una sua partecipazione a Sanremo, ha scherzato: "Porterei Max Pezzali e Fiorello nella serata cover con 'Finalmente tu'.Non capisco perché nessuno l'abbia ancora fatto". Il successo della serie si riflette anche sulle piattaforme streaming: Spotify Italia ha confermato all'Adnkronos un aumento degli ascolti dei brani degli 883 negli ultimi giorni.
Un ritorno di fiamma confermato anche dalle certificazioni Fimi.Nella settimana 42, ben tre brani degli 883 hanno conquistato importanti riconoscimenti: disco di platino per 'Sei un mito' (1993), e disco d'oro per 'Ti sento vivere' (1995) e 'Bella vera' (2001).
Questo successo si aggiunge ai doppi dischi di platino già conquistati da 'Hanno ucciso l'uomo ragno' e al disco di platino di 'Una canzone d'amore' nelle settimane precedenti.
La serie Sky ha indubbiamente giocato un ruolo chiave in questo rinnovato interesse.Riportando alla luce la storia di Max e Mauro, dalle prime canzoni scritte in cameretta al successo travolgente degli anni '90, la fiction ha risvegliato ricordi e emozioni in chi ha vissuto quegli anni in prima persona, e ha conquistato anche le nuove generazioni.
Un successo che va oltre la semplice nostalgia.Le nuove certificazioni Fimi rappresentano quindi non solo un riconoscimento al talento di Max Pezzali e Mauro Repetto, ma anche la conferma che la magia degli anni '90, almeno in campo musicale, non è ancora finita. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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