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40enne arrestato a Portici dai Carabinieri per maltrattamenti

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I Carabinieri della stazione di Portici hanno arrestato un 40enne del posto per maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna che aveva deciso di lasciarlo.

40enne arrestato a Portici dai Carabinieri per maltrattamenti

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APOLI- I carabinieri della stazione di Portici hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia un 40enne del posto.
L’uomo ha minacciato la compagna con un coltello davanti ai figli.

La compagna convivente è andata in caserma e ha chiesto aiuto ai carabinieri. L’uomo, ubriaco, poco prima l’aveva minacciata con un coltello da cucina alla presenza del figlio di 4 anni: lei voleva lasciarlo, non sopportava più i suoi modi aggressivi che non aveva mai denunciato.

I militari lo hanno bloccato nell’ appartamento e arrestato. L’arma da taglio è stata sequestrata, il 40enne è stato tradotto in carcere su disposizione dell’autorità giudiziaria.

Con l’Emergenza da Covid-19 il problema della violenza domestica nei confronti delle donne è aumentata. Secondo i dati statistici sono aumentate le richieste di aiuto alle Forze dell’Ordine per chiedere di intervenire.

In questo caso, fondamentale è stata la presa di iniziativa della vittima di potersi recare personalmente in caserma e denunciare l’accaduto. Per fortuna, quindi, si è riusciti ad evitare un finale tragico sia per lei che per il figlio, trovatosi purtroppo ad assistere a questo orrore.

Se non c’è stato spargimento di sangue, non significa che sia andato tutto bene: resta il trauma, per la donna e per il bambino, di essere stati coinvolti in una situazione affatto normale.

Tra l’altro, da come riportato, questo non è stato il primo episodio, ciò significa che lo stress e la paura in cui vivevano le vittime perdurava già da tempo.

Ancora una volta l’intervento repentino delle Forze dell’Ordine ha dimostrato che lo Stato c’è ed è pronto a intervenire in aiuto di chi ha bisogno.

Per questo motivo, a chiunque viva una situazione simile, ricordiamo di non lasciarsi condizionare dall’imbarazzo o dalla paura di chiedere aiuto a gran voce: le vittime non devono vergognarsi, chi è vittima di soprusi e violenze ha tutto il diritto di chiedere aiuto e sarà aiutato, lo Stato c’è.

 

Stéphanie Esposito

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