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Castellammare di Stabia

Un contributo per i pazienti affetti da alopecia da chemioterapia

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La III Commissione del Comune di Castellammare decide di elargire un contributo economico per l’acquisto di parrucche per i pazienti affetti da alopecia da chemioterapia

Un contributo per i pazienti affetti da alopecia da chemioterapia

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astellammare di Stabia – La III Commissione Cultura, Politiche Sociali e Scuola, presieduta dalla consigliera comunale Sabrina Di Gennaro, del Gruppo consiliare “Solo per Castellammare”, ha deliberato la possibilità di elargire un contributo per l’acquisto di parrucche per le donne affette da alopecia da chemioterapia.

Un disagio, la perdita dei capelli per effetto della chemioterapia, non sopportabile e dunque la necessità di contrastare detto danno estetico e avere un minor impatto psicologico.

Da qui l’acquisto della parrucca e Castellammare si inserisce, così come sta avvenendo in molte regioni italiane, all’interno di questa lodevole iniziativa di solidarietà sociale facendosi carico di un aspetto che, per le componenti della III Commissione non vuole essere solo un contributo economico ma anche un modo di porre l’attenzione nei confronti di chi sta attraversando un momento di grave e pesante difficoltà.

Un contributo da attingere dal fondo alopecia del Piano Sociale di Zona, fondo per il quale la III Commissione si è battuta per implementarlo fino a 6 mila e 300 euro e dunque poter concedere un contributo di 300 euro, per pazienti che ne faranno richiesta.

Un provvedimento che tende a migliorare un po’ la qualità della vita delle persone colpite da malattie oncologiche, un provvedimento che intende “testimoniare l’attenzione e la sensibilità dell’amministrazione comunale verso le iniziative di solidarietà sociale, con particolare riguardo a una tematica molto delicata e sentita in questa fase in cui il numero dei casi di tumore continua a crescere in tutto il Paese”, è la dichiarazione di Sabrina Di Gennaro, Barbara Di Maio, Rosa Esposito, Emanuele D’Apice e Catello Tito al termine della seduta che si è tenuta nei giorni scorsi.

Abbiamo sentito telefonicamente la presidente Di Gennaro che ci ha meglio specificato che il problema è stato portato in commissione solo per definire alcuni criteri per l’assegnazione dei contributi e, come già riportato, per implementare i fondi a disposizione di detta problematica.

La Di Gennaro ha voluto ulteriormente specificare al nostro giornale che “non si tratta semplicemente di un contributo economico, ma è un contributo di solidarietà, non assistenziale, un’attestazione di vicinanza a donne che vivono in solitudine questo percorso e un sostegno di natura psicologica attraverso figure professionali che saranno a loro disposizione”.

Non ci sono particolare formalità per avanzare richiesta di contributo, ci ha ancora riferito la presidente, basta un preventivo o la fattura d’acquisto della parrucca e la documentazione medica che appunto attesti che la richiedente è sottoposta a cure chemioterapiche.

Pensiamo che il riferimento alle sole donne, e non ai pazienti più in generale, sia dovuto al fatto che prevalenti sono i casi che riportano il disagio al solo sesso femminile e sicuramente non altro. Ma tanto, relativamente ai Piani di Zona, è stato stabilito dalla Regione Campania.

Alla Di Gennaro abbiamo chiesto come l’amministrazione intende rendere noto questo provvedimento: “Intanto pubblicheremo l’avviso sull’albo comunale, poi produrremo dei manifesti che saranno affissi, tramite l’ASL, negli studi dei medici di base, negli ospedali e nei vari reparti della stessa ASL”.

Per dovere di cronaca va riportato che la III Commissione Cultura, Politiche Sociali e Scuola, oltre la presidente Di Gennaro è costituita dalle consigliere e i consiglieri Laura Cuomo, Emanuele D’Apice, Massimo De Angelis, Barbara Di Maio, Eutalia Esposito, Rosa Esposito e Catello Tito.
Giovanni Mura

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