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Torre del Greco, voto di scambio: 15 indagati, i dettagli

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orre del Greco, si continua ad indagare sul presunto voto di scambio avvenuto alle ultime elezioni nella città corallina. Il numero di persone indagate è salito a 15. L’accusa è di aver promesso posti di lavoro con Garanzia Giovani in cambio di una campagna elettorale fatta per favorire alcuni candidati in sostegno del candidato, poi eletto sindaco, Giovanni Palomba.

Come riportato dal giornale “Il Mattino”, sulla questione stanno investigando i carabinieri della compagnia di Torre del Greco, coordinati dal procuratore Sandro Pennasilico e dall’aggiunto Pierpaolo Filippelli della Procura di Torre Annunziata, che ipotizzano i reati di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa del voto, voto di scambio e altro.

A quanto par, tra gli indagati ci sarebbero una decina di netturbini assunti per sei mesi con stipendio di 500 euro, praticamente a dieci giorni dal voto, ma anche alcuni politici. I sospetti ricadono su due personalità in particolare che avrebbero beneficiato dal voto che è scaturito da questi netturbini e dalle loro famiglie.

Durante le indagini, sarebbe emerso un nome, quello di S. Magliacano, giovane commercialista di Torre del Greco, ex assessore con l’allora sindaco Ciro Borriello, che avrebbe curato la pratica per l’inserimento in graduatoria di alcune persone poi assunte, chiedendo loro un appoggio in campagna elettorale. Ma l’uomo si è così difeso: “Ho solo pagato 100 euro a sei persone affinché affiggessero manifesti”.


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