Festa patronale della Madonna della Neve a Torre Annunziata
«Abbiamo un sogno, vogliamo rilanciare quello che da bambini consideravamo il nostro Paradiso: lo scoglio di Rovigliano e il Villaggio del Fanciullo. Aiutateci a realizzarlo». Hanno detto, gli ex ragazzi di Rovigliano – una volta tornati a casa dopo anni di lavoro trascorsi lontano dalla loro terra – a Mons. Raffaele Russo, parroco reggente della Basilica Maria SS della Neve. Così la festa patronale del 5 agosto, per la rievocazione del ritrovamento della Sacra Effige, quest’anno avrà come scenario, oltre che il porto e la Basilica, anche lo scoglio di Rovigliano, laddove il 5 agosto del 1354 i pescatori torresi ritrovarono il quadro, ed il vicino “Villaggio del Fanciullo”.
Ne sono venuti fuori, grazie anche alla partecipazione del Comune di Torre Annunziata, quattro giorni (3-4 5-6) di appuntamenti all’insegna di fede, storia, tradizioni, cultura, musica e bambini, che non dimenticheranno, però, di sottolineare l’esigenza di porre definitivamente fine alla triste storia della Foce del Sarno, al disinquinamento del mare ed al rilancio del territorio e della leggendaria Petra Herculis. Per altro, immersi in un panorama stupendo che ha pochi simili al mondo. Il calendario delle iniziative programmate e l’approfondimento degli obiettivi dei quattro giorni di eventi, saranno comunicati ufficialmente dagli organizzatori nel corso di un’apposita conferenza stampa – lunedì 16 luglio alle ore 10,30 presso il “Villaggio del Fanciullo” – Via Postiglione, 57 – Rovigliano
Parteciperanno
Vincenzo Ascione – Sindaco Torre Annunziata
Aldo Ruggiero – assessore alla cultura T.A.
Mons. Raffaele Russo – Parroco Rettore Basilica Madonna della Neve
Don Francesco Maglieri – direttore istituto “Villaggio del Fanciullo”
Maria Antonietta Zeppetella – preside Scuola Media Parini Rovigliano
Raffaele Buondonno – presidente ass. Il Golfo delle Meraviglie
Mimmo Della Corte – giornalista
A
l termine della conferenza stampa: visita al complesso ospitante e alla spiaggia del ritrovamento a 100 metri dallo spettacolare “Scoglio di Rovigliano” e, purtroppo, in prossimità della foce del Sarno
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