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l carabiniere che ha tentato il suicidio, dopo aver ucciso suo padre, sua sorella e suo cognato ora è tenuto in coma farmacologico. Il proiettile gli ha bucato il palato ed uscito dalla parte sinistra del setto nasale, senza ledere gli organi vitali.
E’ tenuto in coma farmacologico al Policlinico di Bari, dove è ricoverato nel reparto maxillofacciale, l’appuntato dei carabinieri di 53 anni, Raffaele Pesare, di Sava, in servizio al Nucleo radiomobile di Manduria, ha ucciso con la pistola d’ordinanza suo padre Damiano, di 85 anni, sua sorella Pasana (detta Nella), di 50, e suo cognato Salvatore Bisci, di 69, prima di tentare il suicidio sparandosi al mento con la pistola d’ordinanza.
Il proiettile ha bucato il palato ed uscito dalla parte sinistra del setto nasale, senza ledere gli organi vitali. Il militare ora è piantonato in stato di arresto per omicidio plurimo. L’interrogatorio di garanzia si terrà solo quando le sue condizioni di salute lo permetteranno. Secondo una prima ipotesi investigativa, Pesare avrebbe compiuto la strage per dissidi con il cognato sui proventi della raccolta di olive di un terreno di proprietà del padre che gestiva assieme a Bisci.
Pesare è sposato e ha due figli di 18 e 24 anni.
/Ansa
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