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SSC Napoli, scontro totale con il Comune sul San Paolo: niente biglietti ai consiglieri

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SSC Napoli, scontro totale con il Comune sul San Paolo: niente biglietti ai consiglieri

Dopo le polemiche sui lavori al San Paolo, il cattivo tempo che intercorre tra il Calcio Napoli e il Comune sembra non voler schiarire. I rapporti sarebbero praticamente ai minimi termini. Per giocare la gara contro il Milan sabato sera a Fuorigrotta, il club di Aurelio De Laurentiis dovrà ‘affittare’ lo stadio pagando un canone e una percentuale dell’incasso dei biglietti pari al 10%.
I consiglieri comunali avrebbero contestato la società azzurra, ‘colpevole’ di non volere un accordo serio con l’Ente, rispettoso “degli interessi della città”.
Per tutta risposta è arrivata la reazione dispettosa del Napoli: niente biglietti ai consiglieri per la gara contro il Milan. La comunicazione del’ufficio cerimoniale ai consiglieri L’ufficializzazione della decisione è arrivata ieri pomeriggio da parte del servizio cerimoniale del Comune di Napoli. Una mail di poche righe inviata ai componenti dell’Assise di via Verdi: “Gentile consigliere, su indicazione del Capo di Gabinetto, dr. Attilio Auricchio, si informa che, allo stato, in assenza di accordi specifici con la S.S.C. Napoli, non saranno disponibili i tagliandi di ingresso relativi all’incontro di calcio Napoli-Milan di sabato 25/8/2018”.
Il presidente della commissione Sport, Carmine Sgambati spiega: “E’ una situazione che ci lascia indifferenti. Noi siamo legati alla squadra e ai colori della città, ce ne frega del biglietto. Ce ne andiamo in curva senza problemi. Bisogna vedere se, piuttosto, il presidente ha pagato l’affitto per usufruire dello stadio come servizio a domanda individuale. Da lunedì la mia azione amministrativa sarà indirizzata soprattutto a invitare i dirigenti e il presidente del Napoli in commissione per chiarire gli aspetti della convenzione. Noi vogliamo che il club giochi al San Paolo, pagando il dovuto al Comune. Il presidente ha un cuore da businessman, ma non può lucrare sulla passione dei tifosi e sulle spalle del Municipio”. Il Napoli, chiaramente, non ha l’obbligo di riservare i biglietti visto che non ci sono più rapporti convenzionati tra club e Comune. Però è anche vero che il presidente non può gestire uno spazio pubblico come se gli appartenesse, negando la tribuna autorità a quelli che sono i più diretti rappresentanti dei cittadini napoletani. E, naturalmente, il presidente dimentica che i lavori in corso a Fuorigrotta, per quanto lenti e con non poche lacune, sono interamente finanziati con soldi pubblici. Insomma, questo inasprimento dei rapporti potrebbe non giovare al movimento calcistico napoletano chiamato a ripetersi anche quest’anno ad alti livelli. E non solo in Italia.

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