La Guardia di Finanza di Agrigento ha sequestrato 10 discariche abusive di rifiuti speciali di oltre 20.000 mq nel comune di Sciacca.
I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Agrigento hanno dato esecuzione a n. 10 decreti di sequestro preventivo di altrettante discariche abusive di rifiuti speciali, occupanti un’area di oltre 20.000 mq, site nel comune di Sciacca.
I provvedimenti di sequestro sono stati adottati dall’Ufficio del G.i.p. Del Tribunale di Sciacca (Dott. Antonino Cucinella) su richiesta della Procura della Repubblica di Sciacca (Dott. Michele Marrone – Sost. Proc.) che ha eseguito la Compagnia della Guardia di Finanza di Sciacca.
Le discariche abusive sono state individuate dai militari operanti in varie zone del territorio comunale (c.da Tabasi, c.da Timpi Russi, c.da Bordea e c.da Santa Maria) sulle quali erano stati sversati ingenti quantitativi di rifiuti speciali costituiti principalmente da sfabbricidi derivanti dall’attività edile, in mancanza delle prescritte autorizzazioni.
I militari, nel corso delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Sciacca individuavano, altresì, un laghetto artificiale, oggi del tutto sommerso dai rifiuti.
L’attività odierna si inquadra all’interno di una più ampia e costante azione di controllo economico del territorio a tutela dell’ambiente e dell’economia legale realizzata dalla Guardia di Finanza, poiché l’illecito sversamento di rifiuti in siti non autorizzati oltre a deturpare gravemente il territorio provocando irreparabili contaminazioni del sottosuolo con gravi conseguenze per la salute pubblica, costituisce una pratica di concorrenza sleale nei confronti degli operatori economici che correttamente sostengono gli oneri relativi al regolare smaltimento dei rifiuti nelle discariche autorizzate.
L
’operazione fa seguito ad analoghe attività svolte nei mesi precedenti dalle Fiamme Gialle, che hanno sottoposto a sequestro ulteriori nr. 03 aree adibite a discariche abusive di oltre 10.000 mq, denunciando all’A.G. i relativi responsabili.
Il laghetto artificiale, oggi del tutto sommerso dai rifiuti. Nelle due foto: prima e adesso
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