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Castellammare di Stabia

Salvini alla Karmesse della Lega: “Noi prima forza, l’Italia tornerà grande”

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ori di Natale e filmati contro la Fornero in Piazza del Popolo a Roma, in occasione della kermesse del Carroccio. Queste le parole di Salvini:

“Una festa non può essere una festa se stanotte sei ragazzi usciti per andare a divertirsi sono rimasti vittime di una tragedia. E quindi quella di oggi è una giornata di affetto, di abbraccio, di riflessione, di preghiera, in cui ci stringiamo a quelle famiglie marchigiane. Prima di cominciare a raccontarvi quello che stiamo facendo da sei mesi, un minuto di abbraccio e di silenzio”, ha esordito Salvini dal palco ricordando le vittime della tragedia di Corinaldo e annunciando la sua presenza sul posto per le 15.30.

“Ce la metteremo tutta – ha poi aggiunto al termine della breve commemorazione – per far tornare l’Italia grande. Non possiamo perdere tempo in odio e polemiche. Non posso ripetere molti nemici molto onore altrimenti mi rimproverano”, ha sottolineato, ma noi “non molleremo mai”. “Marciando uniti non dobbiamo avere paura di nessuno”.

“Abbiamo cominciato il cammino giusto – incalza il ministro -, se i portavoce dei poteri forti sono contro di noi, vuol dire che stiamo facendo le cose giuste per 60milioni di italiani. E non molleremo mai”. E ancora: “Crescita sostenibile, protezione sociale, miglioramento di qualità della vita e solidarietà: sono nei trattati fondativi dell’Europa. Qualcuno ha tradito il sogno europeo, noi daremo il sangue per una nuova comunità europea”.

Per Salvini, “chi semina povertà raccoglie protesta… Vogliamo ricostruire questo tessuto sociale. Siamo qui per governare con buonsenso” però “se si mette in discussione il nostro diritto e dovere di restituire dignità, sicurezza, pensioni e lavoro io dico: noi indietro non torniamo”.

“A voi – dice poi il ministro rivolgendosi alla folla – chiedo il mandato di trattare con la Ue non a nome del governo, non come ministro, ma a nome di 60 milioni di italiani. Se c’è il vostro mandato, non abbiamo paura di niente e di nessuno”.
Il ministro chiede “alla piazza di starmi vicino, di essere uniti e avere fiducia sul fatto che abbiamo idee chiare per l’Europa, non perdiamo tempo a fare polemiche” perché, spiega, “ho poche certezze, ma abbiamo cominciato lunga marcia che nessuno può arrestare”.

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