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Castellammare di Stabia

Richiesta di tangente. Finanzieri arrestano collega

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Finanzieri di Palermo hanno arrestato ieri in flagranza di reato un collega maresciallo mentre prendeva denaro in cambio di favore.

I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo, hanno arrestato in flagranza di reato un maresciallo del Corpo in forza al Gruppo di Palermo, per il reato di indebita induzione a dare o promettere utilità.

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Lo stato di flagranza di reato è disciplinato dall’articolo 382 del codice di procedura penale. Si verifica lo stato di flagranza quando: colui che compie il reato viene colto sul fatto dalla polizia giudiziaria oppure da chi ha subito il reato).

Le condotte criminose sono state accertate nell’ambito di un procedimento penale acceso presso la Procura della Repubblica di Palermo a seguito di una denuncia raccolta dagli stessi finanzieri pochi giorni fa da un privato cittadino.

Le indagini, sviluppate tempestivamente dagli specialisti anticorruzione del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, hanno permesso di accertare che l’arrestato, nell’ambito di un’attività di polizia giudiziaria per un caso di truffa e frode assicurativa ha chiesto indebitamente alla vittima dell’incidente stradale la somma di 1.000 euro in cambio di una favorevole definizione della vicenda.

Quando i finanzieri lo hanno visto prendere in mano la mazzetta, sono intervenuti subito e lo hanno arrestato. Un’operazione messa in piedi in poche ore, la denuncia della vittima era stata presentata appena venerdì scorso. A finire agli arresti è stato Pietro Corrao, 56 anni, finanziere del Gruppo di Palermo. I suoi colleghi lo hanno incastrato progettando un incontro con la vittima di una richiesta di tangente proprio da parte di Corrao.

Il maresciallo del Gruppo aveva avuto assegnato il caso di un incidente con falsi testimoni, denunciato proprio dalla vittima alcuni giorni fa. Corrao, secondo quanto ricostruito dalla Finanza, avrebbe contattato la vittima chiedendogli mille euro per chiudere la faccenda bonariamente e per fare rimettere la querela.

In data odierna, sotto il costante monitoraggio dei finanzieri, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è avvenuta la consegna del denaro al militare infedele, immediatamente arrestato e condotto in carcere.

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