(Adnkronos) – Risultato senza precedenti all’Accademia dei Lincei dove un nuovo studio ha consentito di scoprire nella Villa Farnesina del blu egizio sulla volta della Loggia di Amore e Psiche e la sua distribuzione dettagliata, da cui emerge una discontinuità nella stesura.La scoperta, annunciata oggi, è avvenuta nel mese di dicembre 2023, nell’ambito delle attività del CERIF, il Centro linceo di ricerca sui beni culturali Villa Farnesina, diretto dal socio linceo Antonio Sgamellotti.
Il team di ricerca ha spiegato che nel corso delle attività sono state eseguite nuove misure VIL (luminescenza indotta da luce visibile) nella Villa Farnesina e, da lì, “è stato individuato il blu egizio, un pigmento artificiale, costituito da rame, silicio e calcio – dove il rame agisce da cromoforo – prodotto più di 3000 anni fa dagli egiziani e poi diffusosi ed usato in tutto il bacino del mediterraneo in modo continuativo fino al termine dell’impero romano”. La scoperta è stata raggiunta dal team di ricercatori è costituito da Marco Nicola (Adamantio srl, Science in Conservation), Chiara Anselmi (CNRIRET), Alessandro Bazzacco (Multispectral Imaging Freelance; SUSCOR), Antonio Sgamellotti (Accademia Nazionale dei Lincei), con il supporto logistico del conservatore di Villa Farnesina, Virginia Lapenta.Questa scoperta, spiegano, “non solo evidenzia nuove affinità tra il Trionfo di Galatea e la Loggia di Amore e Psiche ma aiuterà a comprendere meglio la storia conservativa della Loggia stessa, notoriamente travagliata”.  Gli studiosi hanno sottolineato che “l’impiego del blu egizio diventa discontinuo nel Medioevo fino a rarefarsi e scomparire.
Dopo secoli di oblio riappare nel Rinascimento su il Trionfo di Galatea, affresco di Raffaello conservato nella loggia omonima di Vlla Farnesina e datato 1511-12.In questo affresco il blu egizio è stato usato in maniera estesa nel cielo, nel mare e negli occhi dei personaggi, secondo una modalità antica e che risale almeno al 600 a.C.
Le nuove misure VIL nella Loggia di Amore e Psiche sono state condotte alla luce della scoperta – nel 2020 – del blu egizio ne il Trionfo di Galatea”.  “La Loggia di Amore e Psiche – ricordano gli studiosi – fu affrescata nel 1518 da Raffaello e bottega, a pochi anni di distanza dal Trionfo di Galatea.La recente disponibilità di un nuovo strumento sviluppato dal dottor Marco Nicola di Adamantio, spin off dell’Università degli Studi di Torino, ci ha spinti a condurre ulteriori indagini all’interno di Villa Farnesina” riferiscono ancora.  Lo strumento è un visore capace di individuare e localizzare in tempo reale il blu egizio ed è costituito da un binocolo per la visione notturna opportunamente modificato e caratterizzato dalla stessa praticità d’uso di un qualsiasi binocolo e quindi tale da non richiedere l’allestimento di ponteggi o set-up fotografici.  “La risposta dello strumento restituisce immagini di qualità comparabile alla VIL tradizionale, con i vantaggi aggiuntivi della maneggevolezza e la possibilità di effettuare in tempo reale screening di superfici estese a distanze non facilmente accessibili come la Loggia di Amore e Psiche, la cui volta si trova ad 8 metri di altezza” hanno spiegato infine i ricercatori. (di Andreana d’Aquino)
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