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Adnkronos) – L’attacco hacker che nei giorni scorsi ha coinvolto le pubbliche amministrazioni che si avvalgono dei servizi di Westpole è di tipo ransomware cioè finalizzato alla richiesta di riscatto.A quanto si apprende, l’attacco sarebbe stato rivendicato dal gruppo russo Lockbit.
A quanto si apprende da fonti qualificate il 52% dei dati sarebbe stato recuperato mentre per il resto si continua a lavorare.L’attacco hacker che ha colpito Westpole ha avuto infatti effetti pesanti su Pa Digitale che si avvale dei servizi dell’azienda con conseguenze dirette su circa 1300 pubbliche amministrazioni italiane. A quanto si apprende, Acn da giorni sta monitorando la situazione e supportando Westpole per il ripristino.
Del resto proprio parlando del caso Westpole, il dg di Acn Bruno Frattasi, aveva sottolineato un paio di giorni fa: “L’Acn è intervenuta per analizzare la vastità dell’impatto e indicare le modalità di recupero dei dati e per aiutare Westpole a ripristinare i suoi servizi come pratica di resilienza.Acn ha infatti due funzioni: una è proteggere la superficie, la seconda è appunto far ripartire i servizi”.
Intanto procedono anche le indagini della polizia postale sull’accaduto. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)