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Castellammare di Stabia

Il Podio Gialloblù di Reggiana – Juve Stabia 1 – 1

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Finisce il sogno playoff della Juve Stabia. Al Mapei Stadium i gialloblù sfiorano l’impresa, facendosi rimontare da una Reggiana in inferiorità numerica.

PODIO

Medaglia d’oro: a Simone Simeri, il bomber della stagione della Juve Stabia. Stagione che si chiude con 12 gol per l’ariete stabiese; numeri importantissimi se si considera che è il primo campionato, o quasi, tra i professionisti per l’attaccante napoletano. Gara da uomo solo in mezzo al fuoco nemico per Simeri, non assistito bene dai suoi “angeli custodi”, ma che riesce ugualmente a trafiggere la Reggiana con un’incornata di prepotenza. Potenza e precisione nello stacco di Simeri, che regala ai tifosi stabiesi una meravigliosa illusione.

Medaglia d’argento: a Filippo Berardi, mossa a sorpresa di Caserta. Le uniche occasioni del primo tempo stabiese vengono dai piedi di Berardi, versione Speedy Gonzales, che tenta di ovviare alla difficoltà nell’approccio alla gara da parte della squadra di Caserta. Prima da distanza ravvicinata, poi tentando il colpo da novanta da distanza siderale, il numero 20 stabiese va vicinissimo alla rete del vantaggio gialloblù; nella ripresa Berardi tenta maggiormente di accentrarsi, recitando sempre il ruolo da protagonista nelle sortite offensive stabiesi.

Medaglia di bronzo: a Paolo Branduani, presente e sicuro tra i pali. Il portiere stabiese non vive una gara particolarmente impegnata, ma si fa trovare sempre presente, dando sicurezza ad un reparto che, tra andata e ritorno, ha mostrato grosse fragilità. Intervento importante quello con cui Branduani respinge e poi blocca il colpo di testa di Altinier del primo tempo, e che infonde un minimo di sicurezza a tutta la squadra. Nella ripresa pochi affanni per l’estremo difensore, che può poco sul colpo di testa di Bastrini che spezza il sogno gialloblù.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: alla gestione dell’ultimo quarto d’ora. Trovatasi nella situazione ideale da gestire, in vantaggio di un gol e di un uomo, la Juve Stabia è andata nella più totale confusione, stendendo il tappeto rosso ad una Reggiana che appariva nervosa e stanca. Inconcepibile come le Vespe abbiano smesso di giocare, lanciando lungo e tentando soluzioni personali anziché congelare la gara facendo girare la palla. Ancor più incredibile è che gli uomini di Caserta abbiano concesso agli avversari l’unica cosa che poteva salvarli: calci piazzati e cross. In quella situazione, una squadra che ha mostrato qualità assoluta per tutta la stagione, come ha fatto la Juve Stabia, nemmeno deve far toccare palla (o quasi) alla compagine avversaria. Inutile appellarsi alla sfortuna o agli episodi dubbi, la qualificazione è sfuggita dalle mani (anzi dai piedi) della Juve Stabia.

Medaglia d’argento: a Gabriel Strefezza, che si spegne sul più bello. A “tradire” nella gara più importante è uno (ma non solo lui) dei trascinatori della stagione della Juve Stabia. Il 21 delle Vespe non trova mai la giocata giusta, sbagliando spesso la scelta e, in generale, nei fondamentali che sono la sua specialità. A condizionare la gara di Strefezza anche il palpabile nervosismo che traspare, già dai primi minuti di gioco, dalle movenze del brasiliano. Poco, anzi nulla, si può rimproverare al giovanissimo Gabriel; stride invece aver visto per poco più di 10 minuti totali, tra andata e ritorno, in campo Canotto, in questi mesi spesso arma micidiale della Juve Stabia.

Medaglia di bronzo: a Kelvin Matute, emblema di un centrocampo in balia della Reggiana. Se Berardi è una mossa a sorpresa, Matute è il coniglio dal cilindro di Caserta, che però non produce la magia o gli effetti sperati. Il camerunense non dà il contributo che viene richiesto a lui più che a chiunque altro in fase di filtro, ed anzi la Reggiana, soprattutto nel primo tempo, entra tra le maglie del centrocampo stabiese come una lama nel burro. Con Vicente spesso bloccato nella fase di impostazione, prova Matute ad improvvisarsi poi regista ma con risultati non brillanti. Ferma restando la sua encomiabile abnegazione alla causa stabiese, la scelta di preferirlo a Viola (autore dell’assist per Simeri una vola entrato) non può che generare, col senno di poi, qualche dubbio.


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