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Passivhaus: un nuovo stile nelle costruzioni. Intervista Esclusiva ad Andrea Falamesca (VIDEO)

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“Passivhaus”: il risparmio energetico nella nuova era di costruzioni. L’imprenditore Falamesca ci illustra i vantaggi di un modello di costruzioni alternativo a quello tradizionale

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oma- Nell’era del consumismo spietato, arriva in Italia un brillante progetto, la Passivhaus, improntato al risparmio energetico e al riciclo dei materiali per le costruzioni delle case.

L’innovativo modello, denominato “Passivhaus”, è proposto da un giovane imprenditore romano, Andrea Falamesca, Amministratore Delegato della Great Green Group.

Intervistato in esclusiva da Vivicentro.it, il dottor Falamesca ci spiega i vantaggi di una costruzione alternativa al fatidico vecchio mattone, mettendo in evidenza il risparmio a lungo termine che può realizzare il potenziale investitore.

VIDEO Intervista Andrea Falamesca

Ma andiamo per gradi cercando innanzitutto di capire in che cosa consiste la “Passivhaus”, cioè la Casa Passiva.

Come spiega Andrea Falamesca nell’intervista, si parla di una casa “PASSIVA” quando la somma degli apporti passivi di calore (apporti subìti) dell’irraggiamento solare trasmessi attraverso le finestre ed il calore generato internamente all’edificio dagli elettrodomestici o dagli occupanti stessi, sono quasi sufficienti a compensare le perdite dell’involucro durante la stagione fredda. Perdite che devono essere ridotte quasi a zero attraverso l’abbattimento dei ponti termici. Quando il fabbisogno energetico della casa è molto basso (inferiore a 15 kWh/m² anno) è possibile eliminare gli impianti di riscaldamento convenzionale (caldaie, termosifoni, ecc.). È facile ottenere queste prestazioni energetiche solo attraverso un’oculata progettazione di ogni parte dell’involucro abitativo che si andrà a realizzare.

 Vantaggi e svantaggi.

I costi per la costruzione di una Casa Passiva sono più alti se paragonati ai costi per la realizzazione di un normale edificio progettato e costruito con metodologie convenzionali. Questo lieve sbilancio, che molto spesso dipende dalle finiture che si decide di mettere in opera all’interno o all’esterno dell’abitazione e dal massiccio isolamento utilizzato, è compensato dalla notevole riduzione del consumo energetico e alla ridotta manutenzione di cui gli edifici passivi hanno bisogno nel corso degli anni. I vantaggi in termini di consumo energetico sono enormi: una casa passiva consuma il 90% in meno rispetto alle case tradizionali, e circa il 75% in meno rispetto alle nuove case costruite secondo le attuali normative.

Salubrità garantita. Tra i vantaggi si avrà un clima ed un ambiente piacevole: l’involucro “Passivo” garantisce il mantenimento di una temperatura piacevole per i fruitori, ad esempio 22.5°C.

Un progetto improntato anche al riciclo di ciò che si trova in natura. “Dobbiamo cercare di migliorare quello che già esiste, non dobbiamo inventare nulla”, ci spiega il giovane imprenditore. “Tramite lo studio di un involucro modulare (Energy Home), abbiamo iniziato questo progetto di ricerca anche on la collaborazione di numerosi partners commerciali e dell’università.

 Per quanto riguarda gli interni, come potrebbe essere arredata una Passivhaus?

“Abbiamo una visione “minimal” circa gli interni, suggeriamo quindi agli utenti di acquistare il minimo dei mobili, di cose che all’intero di una casa sono necessari, anche per contenere i costi. In ogni caso siamo però in grado di soddisfare le richieste degli utenti che richiedono case molto ricche di mobilio, a secondo del bisogno delle famiglie possiamo presentare un prototipo modulabile sia in metri quadri che per l’arredamento”.

 Cosa ti aspetti dalla conclusione di questo progetto?

“Ci aspettiamo di iniziare una nuova era di costruzioni anche qui in Italia (…)e vorremo evitare nuovi luglio 2016, quindi terremoti e crolli vari per le Regioni italiane, in quanto questa casa è totalmente antisismica… e sfatiamo anche un grande arcano: il legno è ignifugo, è uno dei materiali da costruzione più ignifugo!”.

La Great Green Group ha scelto come materiale primario per la realizzazione dell’involucro “Passivo” il legno. Questo perché il legno è un materiale assolutamente sicuro (in quanto antisismico), resiste meglio al fuoco rispetto ad altri involucri, è bio-ecocompatibile e naturale.

Maria D’Auria


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