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Palermo: dentro la scuola chiusa per “fumare” senza essere disturbati

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A Palermo la Polizia li ha trovati nella scuola che si “fumavano”. In altro istituto presi due che trafugavano i termosifoni.

span style="font-size: 14pt;">La Polizia di Stato di Palermo, nel corso dell’ultimo difficile periodo caratterizzato da cambiamenti, adattamenti e rivisitazioni delle nostre abitudini, ha rimodulato i suoi dispositivi di sicurezza per garantire, per esempio, che il “lockdown scolastico” non costituisca l’occasione per razzie e danneggiamenti di istituti scolastici

.

Da una periferia all’altra, da “S. Lorenzo” a “Brancaccio”, è stato rafforzato il dispositivo di controllo del territorio da parte degli equipaggi delle volanti e dei commissariati di P.S., che comprende, tra i diversi obiettivi, gli istituti scolastici, anche quelli “comprensivi” ritenuti più a rischio o recentemente teatro di episodi di danneggiamento.

È il caso della scuola “Maneri / Ingrassia” di viale dei Picciotti, sempre a Palermo, il cui dirigente scolastico, lo scorso 4 giugno, aveva denunciato proprio un danneggiamento.

Nel tardo pomeriggio di ieri, una pattuglia del Commissariato di P.S. “Brancaccio” mentre effettuava un giro perlustrativo, anche all’interno del recinto scolastico, ha notato la presenza di tre giovani distesi sul giardino di pertinenza dell’istituto.

I tre, tutti residenti a Brancaccio, rispettivamente di 19, 20 e 24 anni, all’atto dell’intervento dei poliziotti, si apprestavano a fumare marijuana; alle domande degli agenti in merito alla loro presenza, i tre giovani hanno risposto di aver scelto lo spazio interno alla scuola per “fumare” senza essere disturbati.

Tutti sono stati segnalati alla Prefettura come “assuntori” di droga e denunciati penalmente per il reato di occupazione e deturpamento di edifici pubblici. L’esigua dose di marijuana è stata sottoposta a sequestro.

Intorno alla mezzanotte, altro intervento, in chiave “sicurezza scolastica”, in zona geografica diametralmente opposta, a “San Lorenzo”, nei locali di un plesso scolastico in zona “Favorita”: una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha sorpreso due individui di 28 e 35 anni mentre erano intenti a trafugare i radiatori in ghisa dei termosifoni, di pertinenza dei locali scolastici che erano stati violati.

I due, tempestivamente bloccati, hanno ammesso di essersi furtivamente introdotti nei locali e di aver pensato di appropriarsi dei radiatori per venderli e ricavarne denaro. Sono stati quindi denunciati per furto aggravato.

Soltanto lo scorso 29 aprile, già in periodo di “forzata chiusura scolastica”, la Polizia di Stato aveva sventato un altro furto, stavolta in danno dell’Istituto Alberghiero “Paolo Borsellino” di piazza Bellissima. In quella circostanza, un malintenzionato che aveva razziato l’istituto, fu bloccato sull’uscio dei locali, con il classico sacco colmo di refurtiva, portato in spalla.

I servizi da parte della Polizia di Stato proseguono senza soluzione di continuità.

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