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Castellammare di Stabia

Nuova nave per la Guardia Costiera a Messina (VIDEO+BIOGRAFIA+SCHEDA+FOTO)

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La nuova nave della Guardia Costiera, porterà il nome di Natale De Grazia, il Comandante “eroe” che dedicò la sua vita a proteggere il mare.

Il 12 dicembre è una data indelebile nella memoria degli uomini e delle donne della Guardia Costiera, segnata dalla prematura scomparsa del Comandante De Grazia, l’ufficiale del Corpo che ha fatto della propria vita una testimonianza di umanità e di coraggio e la cui storia, di amore per la legalità e per il mare, a distanza di 25 anni, resta viva nel cuore di ognuno, di cittadini e istituzioni.

A lui, al suo impegno umano e professionale in difesa dell’ambiente, viene intitolata oggi la nuova nave della Guardia Costiera, la CP420 “Natale De Grazia”, che andrà ad aumentare le capacità operative della componente navale del Corpo.

La cerimonia di varo e di presentazione dell’unità si è svolta ieri mattina, nei cantieri navali Intermarine (Gruppo Immsi) di Messina, alla presenza del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino, del Presidente di Intermarine, Antonino Parisi, dell’amministratore delegato di Intermarine, Livio Corghi, e della Sig.ra Anna Vespia, moglie De Grazia e madrina dell’evento.

La scelta del 12 dicembre, fortemente voluta dal Comando Generale, vuole omaggiare la memoria dell’Ufficiale della Guardia Costiera, un uomo valoroso delle nostre istituzioni, medaglia d’oro al merito di Marina e vittima del dovere, morto in circostanze non ancora chiarite mentre indagava, per conto della Procura di Reggio Calabria, su un traffico di rifiuti radioattivi a bordo di navi mercantili nel Mediterraneo.

La CP 420 è la prima motovedetta di una nuova classe di unità navali, chiamata “Angeli del Mare”, dedicata a chi ha operato in mare con generosità e sacrificio. Navi, pensate e progettate per assolvere il compito più importante che la storia e la legge affidano alla Guardia Costiera: la ricerca e il salvataggio in mare, una missione, che la nuova unità può svolgere anche in condizioni metereologiche e marine particolarmente critiche.

Eccellenza della cantieristica italiana e vanto delle capacità marinaresche del nostro Paese, si distingue per essere una delle navi del comparto SAR (Search and Rescue) più grandi al mondo, nonché la più lunga imbarcazione “autoraddrizzante” e inaffondabile mai costruita in Italia.

La CP 420, con i suoi 10 uomini di equipaggio, rappresenta il meglio della tecnologia navale di oggi, con propulsione e strumenti di comunicazione all’avanguardia; un’imbarcazione di 33 metri con un sistema avanzato di comando e controllo che assicura maggiore autonomia, maggiori capacità ricettive e una migliore logistica per l’equipaggio, per il ricovero di naufraghi e di persone a bordo e, dunque, non solo in coperta, durante le operazioni di soccorso che coinvolgono grandi numeri di naufraghi (scheda tecnica di approfondimento dell’unità in allegato).

La nave è stata costruita negli stabilimenti di Messina, dai Cantieri Navali Intermarine (Gruppo Immsi) di Sarzana, che hanno realizzato fino ad oggi 44 unità Cacciamine per le Marine Militari di 8 Paesi, fra i quali USA, Finlandia, Australia e Italia.

“Tenax pro maris salute” è il motto ufficiale della nave che esprime, grazie all’autorevolezza della lingua latina, il senso del lavoro di De Grazia: “ho lottato con tenacia per l’ambiente marino”.

Questo in sintesi il lascito del Comandante alle nuove generazioni e soprattutto a coloro che si apprestano a indossare la divisa e a rendere un prezioso servizio alla collettività.

Al termine della verifica di conformità e del periodo di familiarizzazione da parte del suo equipaggio, che ufficializzeranno la consegna amministrativa, la nave potrà inalberare il Tricolore, affidata al Comandante designato, il Tenente di Vascello delle Capitanerie di porto, Massimiliano Quinto.

La CP 420 “Natale De Grazia” è una nave che ambisce, insieme al suo equipaggio – ha sottolineato l’Ammiraglio Pettorino – a dimostrare quei valori, quella generosità quella passione propri del Comandante di cui porta inciso, con orgoglio e fierezza, il nome.

Il video appresso è inerente ad un breve profilo biografico del Comandante De Grazia, una scheda tecnica della CP420 e un contributo foto/video relativo all’evento di presentazione.

Segue poi un breve profilo biografico  del Comandante Natale DE GRAZIA e subito dopo la scheda della  nuova nave classe CP 420 NATALE DE GRAZIA.

Adduso Sebastiano

Comandante Natale DE GRAZIA Breve profilo biografico

N

atale De Grazia (Catona, 19 dicembre 1956 – Nocera Inferiore, 12 dicembre 1995) è stato un Capitano di fregata, medaglia d’oro “alla memoria” al Merito di Marina.

Conseguito il titolo professionale marittimo di Capitano di lungo corso nel 1981, effettua quattro anni di navigazione in qualità di 2º e in seguito di 1º Ufficiale di coperta su navi mercantili e petroliere, raggiungendo il titolo di capitano di lungo corso.

Nel 1983 vince il concorso pubblico per Ufficiali a nomina diretta ed entra a far parte del Corpo delle capitanerie di porto Guardia costiera, raggiungendo in un anno il grado di Guardia marina e in seguito di Capitano di corvetta.

Tra il 1984 e il 1991, De Grazia presta servizio prima presso la Capitaneria di porto di Vibo Valentia e quindi nel Compartimento Marittimo di Reggio Calabria. Nel 1991 assume il comando del Circondario Marittimo di Carloforte (Cagliari).

Nel 1994, a seguito di un nuovo trasferimento presso la Guardia costiera di Reggio Calabria, collabora attivamente con un pool investigativo coordinato dal sostituto procuratore Francesco Neri, costituito per effettuare le indagini sulle “navi a perdere”, sospettate di essere state affondate, deliberatamente, con il loro carico di rifiuti radioattivi.

La notte tra il 12 e il 13 dicembre del 1995 il Comandante De Grazia muore improvvisamente in circostanze sospette mentre si recava alla Spezia per attività di indagine.

Nel 2004 il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, insignisce De Grazia della medaglia d’oro “alla memoria” al Merito di Marina, perché la sua opera «è stata contraddistinta da un altissimo senso del dovere che lo ha portato, a prezzo di un costante sacrificio personale e nonostante pressioni ed atteggiamenti ostili», a svolgere complesse investigazioni nel settore dei traffici clandestini e illeciti operati da navi mercantili.

La nuova nave della Guardia Costiera

 

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