Napoli, studenti e istituzioni in piazza contro i furti scolastici

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Questa mattina a Napoli la manifestazione contro i furti delinquenziali ai danni delle scuole, anche le istituzioni presenti per far sentire la propria solidarietà.

Erano circa 600 tra studenti, dirigenti scolastici ed insegnanti che hanno sfilato in una manifestazione tenutasi stamattina contro i furti. Tra le prime file, le scuole colpite dalle operazioni criminali che le hanno viste coinvolte, saccheggiando aule e laboratori. Tra gli istituti presenti, il Genovesi, il Caracciolo-D’Este, la Russo-Montale e diversi istituti comprensivi di Ponticelli e San Giovanni a Teduccio, oltre a rappresentanti istituzionali come Ivo Poggiani e Giuliana De Lorenzo, rispettivamente presidente e consigliere della III Municipalità e diversi consiglieri della Città metropolitana – Roberta Tagliaferri, preside del liceo scientifico Caccioppoli.

La parola alle scuole. Proprio la preside dell’istituto Caccioppoli, si sofferma sofferma sulla questione:  «L’attenzione e il sostegno che ci stanno dando sin dal primo momento sono state fondamentali – afferma la Tagliaferri -. Ringraziamo tutti coloro che hanno risposto in maniera celere alla nostra forma di disagio. Il problema però è di più ampio respiro e il livello di attenzione deve essere sempre molto alto perché la scuola è un presidio di cultura e legalità e va salvaguardato nell’interesse dei nostri alunni».

  Le istituzioni al fianco dei ragazzi. Con i ragazzi in piazza anche l’assessore all’istruzione del Comune di Napoli, Annamaria Palmieri:«Questo è il segnale che la città è attiva. Una città dove la comunità scolastica aggrega intorno a sé 500mila dei cittadini che la abitano. Ai 200mila studenti tra scuola di base e scuola superiore aggiungiamo il doppio dei genitori, i nonni, gli zii e tutti coloro che sentono la scuola parte di sé e vediamo che siamo una forza notevole. Quello che dispiace è che a volte questa centralità non venga ripagata in termini di attenzione quando le scuole vengono vandalizzate e private dei loro beni. Beni che si sono costruiti faticosamente con finanziamenti europei. Bisogna sorvegliare. Avere cura delle scuole come della propria casa. E’ bello che tutta la città si muova. Ma – aggiunge l’assessore – il problema non si può risolvere solo con la video sorveglianza. C’è bisogno di una rete intorno alla scuola per salvaguardarla. Perché le cose rubate nelle scuole poi vengono piazzate in attività illegali». 

L’intera manifestazione è stata seguita dagli ispettori della Digos e quelli del commissariato San Carlo all’Arena guidati dal primo dirigente Claudio Cappellieri. Il corteo si è fermato dinanzi alla sede della prefettura ed in tale luogo la delegazione studentesca ha avuto un incontro con i responsabili del Governo, per affrontare la tematica della sicurezza.

 

 

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