Svolta nelle indagini sull’omicidio di Angelo Ranieri avvenuto nel rione Traiano di Napoli: 16enne confessa di aver sparato per errore
Avrebbe solo 16 anni l’omicida di Angelo Ranieri (38 anni), morto dopo essere stato colpito da un proiettile all’anca mentre passeggiava in strada. L’uomo aveva da pochi minuti lasciato la casa della mamma e si trovava in via Tertulliano al rione Traiano di Napoli quando è stato colpito da un colpo d’arma da fuoco. Il 38enne pregiudicato è stato subito soccorso e accompagnato all’ospedale San Paolo, ma è morto poco dopo a causa della gravità delle ferite.
Il suo giovane assassino, riferisce Fanpage.it, si è consegnato tre giorni fa alla polizia alla quale avrebbe raccontato, in lacrime, di aver ucciso Ranieri per sbaglio: “L’ho ucciso io Angelo, ma non volevo, è stato un errore, era un mio amico“. Accompagnato dal suo avvocato difensore, il penalista Gaetano Inserra, il minorenne ha raccontato di aver trovato l’arma in strada. “La pistola era abbandonata in un giardinetto, l’ho presa e ho premuto il grilletto. Ma non volevo assassinarlo“, ha spiegato ai poliziotti.
L
a sua versione dovrà essere confermata dalle indagini degli investigatori della questura di Napoli. I dubbi maggiori sul suo racconto sono proprio quelli in merito al ritrovamento casuale dell’arma. Stando a quanto hanno riferito i medici che hanno soccorso Ranieri, l’uomo è stato colpito da un proiettile all’anca, ma l’ogiva ha perforato un’arteria e il 38enne è morto praticamente dissanguato. Al momento il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il fermo disposto dal pm nei confronti del 16enne che ha confessato il delitto.
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