È stato dichiarato in stato di fermo il fidanzato indagato per la morte della 17enne di Caccamo (PA) il cui corpo è stato ritrovato ieri mattina.
Ne avevamo già scritto ieri di questo dramma “24 Gennaio 2021 Avrebbe confessato il fidanzato della 17enne scomparsa e ora trovata parzialmente carbonizzata in un burrone … L’opinione …”.
Poi era arrivata la dichiarazione dell’avvocato del fidanzato, confutando che il suo assistito avesse confessato.
Come avevamo riportato: ieri 24 gennaio verso le 9.30, il diciannovenne di Caccamo, Pietro Morreale, si era presentato alla stazione dei Carabinieri della cittadina in provincia di Palermo, assieme al padre e all’avvocato e ha condotto i militari in un burrone dove giaceva il cadavere della fidanzata diciassettenne, Roberta Siragusa.
Secondo indiscrezioni, i due ragazzi avrebbero trascorso la serata precedente insieme ad amici in una villetta nella zona del ritrovamento, malgrado i divieti vigenti in Sicilia, zona rossa.
La sera stessa, dopo la denuncia dei genitori che non avevano visto tornare a casa la ragazza, la Procura per i minorenni di Palermo aveva già avviato le investigazioni.
Il sindaco di Caccamo, Nicasio Di Cola, a seguito del ritrovamento del corpo della ragazza, aveva detto di avere appreso che i due fidanzati erano insieme la sera del 23 “So che si trovavano insieme ad altri amici. Poi non si capisce come possa essersi scatenata questa inspiegabile e assurda tragedia … Ora, siamo tutti sconvolti”.
Nel frattempo sono andati avanti tutta la notte gli accertamenti sulla morte di Roberta Siragusa, la ragazza 17enne di Caccamo il cui corpo è stato ritrovato ieri mattina alle pendici del monte San Calogero, nella piccola cittadina del palermitano.
I Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese, sotto la direzione della Procura della Repubblica hanno sentito le persone che nelle ultime ore avevano avuto contatti con la ragazza.
Le indagini hanno fatto emergere diverse incongruenze nella ricostruzione dei fatti, per cui la Procura della Repubblica di Termini Imerese ha emesso nei confronti del fidanzato, Pietro Morreale, che si è avvalso della facoltà di non rispondere, un provvedimento precautelare di “fermo di indiziato di delitto”, in quanto ritenuto responsabile di omicidio e occultamento di cadavere.
I familiari della vittima, in queste ore sono assistiti dal servizio psicologico messo a disposizione dall’Arma dei Carabinieri.
Il corpo della ragazza è stato portato all’istituto di medicina legale del Policlinico “Paolo Giaccone“ di Palermo dove nei prossimi giorni verrà effettuato l’esame autoptico.
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