I milanesi, in 200.000, oggi sono scesi in piazza per una manifestazione per i diritti promossa da 30 realtà, dall’Arci ai sindacati alle organizzazioni antirazziste, cui hanno aderito oltre 1000 associazioni, tutte unite dall’appello di ‘People – Prima le Persone’, diventa addirittura, per la Lega un segnale che attesta che, nel loro operato, sono sulla strada giusta, comunque quasi un sostegno per cui ecco Salvini pronto a dichiarare:
“Bene le manifestazioni pacifiche, ma io non cambio idea e vado avanti per il bene degli italiani: in Italia si arriva solo col permesso, lotta dura a scafisti, trafficanti, mafiosi e sfruttatori”.
Alla manifestazione partecipa anche il sindaco Giuseppe Sala che è pronto a dichiarare:
‘E’ un momento di grande cambiamento per il Paese, è questa la nostra visione dell’Italia. Uno spartiacque per la società’.
Inoltre prima, al margine del congresso di LegaCoop Lombardia, Sala aveva affermato anche che la piazza della manifestazione, “non sarà” anti Salvini:
“Sarà letta come la si vuole leggere, ma per me non sarà così”, ha detto Sala.
“Per me questa manifestazione è un modo per sottolineare quella che è la mia linea politica e devo dire che posso essere accusato di tutto ma non di portare avanti idee diverse da quelle che avevo promesso in campagna elettorale. E’ un altro modo per ricordare quello che voglio che Milano sia, finché prevarranno le mie idee bene, nel momento in cui prevarranno quelle di qualcuno d’altro questa è la democrazia”.
La manifestazione per i diritti che si è tenuta oggi a Milano, in realtà, è una mobilitazione nazionale che è stata indetta e portata avanti con lo slogan “Prima le Persone” il che, se si leggono anche le motivazioni, non da proprio l’idea di uno slogan con motivazioni propriamente leghiste:
“Una grande iniziativa pubblica per dire che vogliamo un mondo che metta al centro le persone. La politica della paura e la cultura della discriminazione viene sistematicamente perseguita per alimentare l’odio e creare cittadini e cittadine di serie A e di serie B. Per noi, invece, il nemico è la diseguaglianza, lo sfruttamento, la condizione di precarietà”
“Inclusione, pari opportunità e una democrazia reale per un Paese senza discriminazioni, senza muri, senza barriere perché crediamo che la buona politica debba essere fondata sull’affermazione dei diritti umani, sociali e civili. Perché pensiamo che le differenze – legate al genere, all’etnia, alla condizione sociale, alla religione, all’orientamento sessuale, alla nazione di provenienza e persino alla salute, non debbano mai diventare un’occasione per creare nuove persone da segregare, nemici da perseguire e ghettizzare o individui da emarginare. Noi siamo per i diritti e per l’inclusione. Noi siamo antirazzisti, antifascisti e convinti che la diversità sia un valore e una ricchezza culturale”.
“E nel ribadire Prima le Persone diciamo che – si legge ancora – servono, in Italia e in Europa, politiche sociali nuove ed efficaci, per il lavoro, per la casa, per i diritti delle donne, per la scuola e a tutela delle persone con disabilità. Noi ci battiamo per il riscatto dei più deboli e per scelte radicalmente diverse da quelle compiute sino a oggi in materia di immigrazione, politiche di inclusione, lotta alle diseguaglianze e alla povertà”.
C
he dire! Un capolavoro di rinuncia al vedere la realtà, quasi un suo rovesciamento e ci aggiungerei anche la solita “appropiazione indebita” di tanti altri ma che farci, questo è il mondo politico che tanto piace al popolo.
Mistificazione, finanche negazione della realtà e, ove non è proprio possibile mistificare e negare, farsene una medaglia, come insegna Salvini che di medaglie di cartone se ne è già attribuite tante e che in questa occasione dice:
“Il messaggio al governo – ha aggiunto – lo hanno dato gli Italiani con il voto rinnovando la fiducia a me, alla Lega e al governo”
Questi sono gli imperativi del momento, e ad alcuni italiani indubitabilmente piaciono!
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