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Lo svincolo A18-S.Teresa-Val d’Agrò (ME) diventerà realtà

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Dopo quasi dieci anni che se ne declama la realizzazione, lo svincolo sulla A18 S.Teresa-Val d’Agrò nella Riviera Jonica messinese diventerà realtà.

Lo svincolo A18-S.Teresa-Val d’Agrò (ME) diventerà realtà

Lo svincolo A18-S.Teresa-Val d’Agrò diventerà realtà. Il sindaco di Santa Teresa nonché deputato all’ARS, Danilo Lo Giudice, lo ha annunciato con un post sulla propria pagina Facebook “Siamo l’unico comune in Italia ad essere soggetto attuatore per un’opera di questo tipo. Abbiamo espletato e si sono concluse ieri (dopo 6 mesi) le procedure di gara per i servizi di ingegneria, direzione lavori, ecc. Una volta acquisito il progetto con tutti i pareri lo manderemo in gara ed entro il 2021 avremo una ditta aggiudicataria pronta ad eseguire i lavori”

Come Vivicentro ci si è occupati più volte di questa annosa vicenda dello svincolo autostradale sulla A18 S.Teresa-Val d’Agrò “:

Un gruppo di cittadini aveva anche inviato a novembre dell’anno passato una esaustiva lettera-petizione al Viceministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, evidenziandogli l’esigenza di

“uno svincolo sulla A/18 Messina-Catania tra Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio che possa servire tutta la Vallata dell’Agrò posta a monte, costituita complessivamente da otto Comuni e con una popolazione di circa 20 mila abitanti che d’estate, sia per motivi residenziali (seconde case) che turistici.

In particolare, nei due paesi balneari prima citati, arriva pure a triplicarsi, sicché, un collegamento diretto con l’autostrada attraverso uno svincolo, che liberi la zona dall’intasamento continuo e costante nel vecchio budello litoraneo Strada Statale 114, è assolutamente urgente e indispensabile, così pure al contempo si incrementerebbe l’economia agricola turistica comprensoriale mediante una viabilità diretta, veloce e ampia, con l’aeroporto Fontana Rossa, le varie città siciliane e ci sarebbero finalmente anche dei nuovi sbocchi occupazionali regolari e dignitosi”.

E ha continuato la nota sottolineando che

“questo svincolo è per di più l’unica opera all’orizzonte per la Vallata dell’Agrò, la quale non vede infrastrutture importanti dalla realizzazione nel 1969 dell’autostrada. Non solo, rappresenta l’unica via diretta di sbocco in un grande spazio, qual è la Vallata dell’Agrò, per l’A/18 in caso di necessitò logistiche”.

Nella lettera si prendeva anche spunto da una dichiarazione dello stesso Viceministro “Liberare l’Isola dall’isolamento. Se dovessi dire qual è il miglior traguardo possibile che il governo (di cui mi onoro di far parte, come viceministro alle infrastrutture e ai Trasporti) possa realizzare per la Sicilia, allora non avrei dubbi.

Del resto il premier Giuseppe Conte ha chiarito immediatamente quale sarà una delle nostre priorità: «Dal riscatto del Sud dipende la crescita dell’Italia. Per questo nel programma di Governo abbiamo previsto un Piano straordinario di investimenti per il Meridione, che dovrà comprendere anche il potenziamento delle infrastrutture»”.

I firmatari della petizione hanno quindi rimarcato

Ecco signor Viceministro, è ciò che stiamo cercando di proporre da anni, ovverosia riuscire a liberare la Vallata dell’Agro dal soffocante, sotto tutti gli aspetti, stantio budello della SS114. Ma, salvo sventrare i paesi della litoranea, l’unico modo è un mero svincolo autostradale per il quale, tra l’altro, ci sono già due bretelle di collegamento che portano da Santa Teresa di Riva ad una dismessa area di servizio posta sulla medesima A/18”.

Nel frattempo il Comune di Santa Teresa di Riva, con l’attuale Sindaco Danilo Lo Giudice aveva avviato la progettazione definitiva per essere sottoposta al vaglio degli Organi autorizzativi. E ieri al sua dichiarazione che sarà mandato in gara entro il 2021 e si avrà una ditta aggiudicataria pronta ad eseguire i lavori.

In un dibattito pubblico sul tema svoltosi il 10 novembre 2019 a Sant’Alessio Siculo (ME), paesino turistico balneare limitrofo a Santa Teresa di Riva, furono apportate doviziose motivazioni che avevano largamente giustificato lo svincolo in questione per la Vallata dell’Agrò.

E si era pure affrontato il decennale problema più complessivo di come decongestionare anche l’intera costipata viabilità in tutta la Riviera Jonica messinese a causa della stretta Strada Stata 114.

Uno dei tecnici relatori, l’ingegnere Adriano Nicotra di Santa Teresa di Riva, propose un’idea di tutta evidenza risolutrice della difficile viabilità rivierasca jonico-messinese. Ovverosia, mutare in una tangenziale, analoga a quella a monte della città di Messina, una parte del tratto autostradale tra il previsto svincolo di Alì Terme (nella medesima Riviera) sulla stessa A/18) e l’uscita autostradale di TaorminaSud-Giardini Naxos, così che gli utenti residenti tra Alì’ Terme (svincolo in progettazione esecutiva), Roccalumera (svincolo già esistente), S.Teresa-Val d’Agrò (svincolo prossimo di realizzazione) e TaorminaSud-Giardini Naxos (svincolo già esistente), non paghino il pedaggio quando entrano ed escono dai caselli citati nel citato percorso costiero, sicché conseguentemente si decongestionerebbe il transito veicolare nell’affollato budello litoraneo della vecchia Strada Statale 114.

Lo svincolo A18 Santa Teresa-Val d’Agrò, costerà 12 milioni di euro ed è stato finanziato dal Masterplan della Città metropolitana di Messina. Adesso non bisognerà perdere tempo nella fase di redazione del progetto, a cui seguiranno le conferenze di servizi per l’ottenimento dei pareri e la procedura di inserimento nel Piano regionale dei trasporti, come chiesto dalla Regione.

I lavori devono essere appaltati entro il 31 dicembre 2021, pena la perdita del finanziamento. Un rischio che vista l’importanza e la strategicità dell’opera non ci si può assolutamente permettere.

Questo svincolo, insieme agli annunciati lavori per il doppio binario tra Giampilieri (Messina) e Fiumefreddo (Catania), rappresenta per la Vallata dell’Agrò e la Riviera Jonica Messinese, pure una speranza affinché si riavvii finalmente anche un processo di generale sviluppo e occupazione, nonché un argine all’emigrazione, specialmente di giovani e artigiani, che sta svuotando la produttività e socialità di questi territori per carenza di economia e lavoro.

Adduso Sebastiano

Il sindaco di Santa Teresa nonché deputato all’ARS, Danilo Lo Giudice, lo ha annunciato con un post

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