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Castellammare di Stabia

Libertà d’insegnamento e d’espressione: LA SCUOLA NON SI ARRESTA!

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La sospensione della docente di Palermo Rosa Maria Dell’Aria è solo l’ultimo di una serie di atti repressivi della libertà di insegnamento e, più in generale, della libertà di espressione, subiti da insegnanti e studenti della scuola pubblica italiana.Sanzionare una docente per aver fatto il proprio lavoro, stimolando gli studenti alla riflessione critica e all’anticonformismo, anche contestando le scelte dei governi, significa puntare alla creazione di una scuola di regime.

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a l’asservimento della scuola pubblica italiana a logiche estranee alla formazione culturale di esseri umani liberi e pensanti non inizia oggi: a partire dalla legge sull’autonomia scolastica, fino alla legge 107/2015 (la cosiddetta “buona scuola”), il processo di restrizione degli spazi di democrazia e collegialità è avanzato inesorabilmente. Ne sono stati strumenti, fra gli altri, lo strapotere dei dirigenti scolastici, le prove INVALSI, l’introduzione della didattica standardizzata “per competenze”, l’alternanza scuola-lavoro, l’introduzione del bonus premiale e, non ultima, la riforma dell’esame di stato.

Questo clima di repressione e svilimento dell’istituzione scolastica ha legittimato la delazione e ha portato a comminare sanzioni, disporre interrogatori di polizia all’interno delle scuole, licenziare docenti che partecipano a manifestazioni antifasciste, sospendere studenti che esprimono pubblicamente il proprio dissenso rispetto alle politiche dei governi…
L’approvazione dell’autonomia differenziata peggiorerà le condizioni di vita e di lavoro nelle scuole, introducendo ulteriori elementi di competizione, controllo e disgregazione su base territoriale ed economica, favorendo ancora una volta le logiche del profitto contro quelle della solidarietà sociale su cui si basa la scuola della Costituzione.
Come ha dimostrato la risposta immediata e unitaria all’appello di solidarietà e alla petizione in favore della docente sospesa, concretizzatasi anche in manifestazioni spontanee dentro e fuori gli istituti di tutta Italia, la scuola produce i suoi anticorpi e rigetta con forza le intimidazioni fasciste.

LA COSTITUZIONE, NATA DALLA RESISTENZA, SANCISCE CHE LA SCUOLA ITALIANA È FONDATA SULLA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE E DI INSEGNAMENTO E CHE DEVE ESSERE PUBBLICA, LIBERA, LAICA, ANTIFASCISTA, ANTISESSISTA, ANTIRAZZISTA.

“Reintegro immediato della collega e cancellazione della sanzione! Dimissioni del direttore dell’usp di Palermo Anello e del Ministro Bussetti!”

C.A.U.(Collettivo Autorganizzato Universitario), CESP-NAPOLI, COBAS-NAPOLI, EX-OPG JE SO’ PAZZO, POTERE AL POPOLO!, RIFONDAZIONE COMUNISTA – NAPOLI, S.A.C.(Studenti Autorganizzati Campani),SINISTRA ANTICAPITALISTA-NAPOLI, USB PI-SCUOLA,

AGGIORNAMENTO del 220519: il Pride 

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