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Castellammare di Stabia

Andrea Langella: “Oggi la Juve Stabia è un’oasi felice. Siamo un fiore all’occhiello del calcio italiano”

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Andrea Langella, presidente della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza stampa presso la sala stampa del “Romeo Menti”.

Le dichiarazioni di di Andrea Langella sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Un anno fa avevo parlato dei tanti obiettivi da raggiungere alla Juve Stabia. Il primo era quello di rendere il club un’oasi felice e con l’accettazione del concordato lo abbiamo raggiunto. Ci sono vittorie che arrivano in campo ed altre che invece arrivano al di fuori del campo; noi – continua Langella – oggi siamo orgogliosi di aver raggiunto un risultato epocale che per noi vale uno scudetto. Questa sentenza è un qualcosa di storico non solo per la Juve Stabia. Ci hanno chiamato dirigenti di altre squadre per chiederci come avevamo fatto ad ottenere la meglio in questo procedimento al Tribunale. 

Speriamo che ciò spenga tanti malumori che abbiamo ascoltato, anche perché siamo oggi i fiori all’occhiello del calcio italiano. Siamo a tutti gli effetti una società modello; per questo la famiglia Langella merita il rispetto che in più occasioni è mancato. Del resto la Juve Stabia in più occasioni non è fallita grazie alla famiglia Langella, che con sacrifici personali sta salvando il club.

Langella conferenza Juve Stabia

Oggi rappresentiamo la Juve Stabia e Castellammare con ancor più di dignità e programmando con più serenità e idee il futuro. Già siamo a lavoro per onorare gli adempimenti per il 16 prima ed il 22 maggio finalizzati all’iscrizione al prossimo campionato. Il concordato riguarda ovviamente solo i debiti con l’erario, mentre i fornitori privati saranno interamente pagati. Ringrazio la Curva Sud e i tifosi – conclude Langella – che in questa stagione, come anche nelle scorse, sono rimasti fedeli alla squadra; ancora ringrazio lo staff tutto, la squadra ed i due allenatori della stagione.

Ogni anno ho sempre detto ben vengano agli imprenditori che si volessero avvicinare alla Juve Stabia. Il mio sogno è la Serie A ma dobbiamo avere la bravura di lavorare passo dopo passo per arrivare a quella solidità che auspichiamo. Ben vengano nuovi imprenditori seri per velocizzare questo processo. Io sono aperto a tutti. 

Da stasera in poi iniziamo a discutere con tre direttori sportivi diversi per poi passare a scegliere l’allenatore. Polcino ci chiede e noi facciamo. 

I giovani sono importantissimi per la nostra progettualità. Il filone è quello: dobbiamo puntare sui giovani e se sono del territorio ancora meglio. Il nostro progetto è più giovani e meno blasonati.

Con riferimento ai giovani della Juve Stabia colgo l’occasione soprattutto per ringraziare il settore giovanile per l’egregio lavoro, soprattutto gli staff tecnici, dirigenziali e i collaboratori.

Noi vogliamo che la Juve Stabia si avvicini al territorio, stiamo progettando un’app dove sia possibile sapere tutto sulle Vespe e acquistare anche il biglietto per lo stadio. Vogliamo creare un avvicinamento con il nostro pubblico e portare più gente allo stadio. 

Molti hanno detto che la debitoria è aumentata durante la nostra gestione. Queste persone che hanno detto questo o sanno le cose come stanno o non le sanno e le dicono diversamente.

Quando sono entrato in società conoscevo il monte debiti ed era di tutto rispetto. Ma siccome durante la stagione 2018-2019 siamo andati in B, un settimana dopo che eravamo andati in B è uscito un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che dilazionava la debitoria in 10 anni. Siamo venuti a conoscenza però che essendo andati in B dovevamo pagare quasi il doppio di quanto era a nostra conoscenza. 

Poi c’è stata la pandemia con la cristallizzazione di tutti i debiti e dopo, finita la pandemia, è stato tutto più difficile senza pubblico allo stadio e senza incassi. La posizione debitoria era arrivata a livelli molto elevati. 

Il buon esito del concordato deve essere la spinta per sensibilizzare tutta la città che è in un momento di crisi purtroppo. Dobbiamo partire dal nostro patrimonio che è la Juve Stabia, un patrimonio ultracentenario attorno al quale devono stringersi tutti. Oggi siamo una società seria sotto ogni punto di vista. I voli pindarici – conclude Langella – non si devono fare perchè questa situazione che si è verificata negli ultimi 4 anni non si deve più ripetere”.

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