La pioggia non ferma i fedeli: 100mila a Pompei per baciare la Regina del Rosario
P
OMPEI – Nessun temporale può fermare la fede dell’esercito dei centomila pellegrini della «regina» del Rosario. In fila sotto la pioggia dall’alba per baciare la «Sacra Icona». Il 13 novembre, come da tradizione, il Quadro della Vergine del Rosario, custodito in Basilica, è stato fatto scendere dal Trono e posto davanti all’altare per la venerazione diretta dei fedeli.
La Discesa del Quadro, appuntamento che si rinnova ormai da 142 anni, ricorda l’arrivo della Tela sacra, da Napoli a Pompei, il 13 novembre del 1875. La giornata è iniziata alle 6, con il «Buongiorno a Maria», e proseguirà fino a notte fonda per consentire anche all’ultimo fedele di baciare la Madonna. Ogni pellegrino può accedere alla devozione personale dell’Immagine, dopo aver affrontato il percorso predisposto, accompagnato dal canto e dalla preghiera, animati da sacerdoti, religiosi, religiose e laici. Baciare la «regina» del Rosario ravviva la fiamma della speranza nei cuori dei fedeli per una guarigione «miracolosa».
Con la discesa del Quadro i fedeli hanno la possibilità di fissare il loro sguardo nello sguardo di Maria e di vedere in Lei l’amore profondissimo che la Madre ha per noi suoi figli. Affidano ai suoi occhi di mamma i loro progetti, le loro paure, i loro limiti, i loro sogni e tutta la loro vita. Il 13 novembre è considerata la vera data di nascita della nuova Pompei, questa ricorrenza ricorda l’arrivo, nel 1875, del quadro della «regina» del Rosario nella città mariana, portato da Napoli a Pompei per volere del fondatore Bartolo Longo che l’aveva ricevuta da Suor Maria Concetta De Litala, del convento del Rosario a Porta Medina. Con l’arrivo della Tela Sacra, cominciò anche la storia sacra della città, «centro internazionale di spiritualità del Rosario e cuore mariano della Campania», come la definì Papa Giovanni Paolo II.
Per realizzare la cornice di rose della Sacra Icona sono state impiegate 1860 rose inglesi, prodotti dell’eccellenza floricola campana dell’azienda leader del settore «Testa». La composizione, offerta dal «Comitato per la pace», è stata realizzata dal «flower designer» Sebastiano Di Paolo.
/il Mattino
Lascia un commento