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Juve Stabia, parla l’ex Acosty: “La mia carriera è partita da Castellammare”

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Juve Stabia, parla l’ex Acosty: “La mia carriera è partita da Castellammare”

La freccia ghanese, Maxwell Acosty, ex asso della Juve Stabia nel suo secondo anno di cadetteria e attuale protagonista sui palcoscenici di mezza Europa con il Rijeka, si racconta sulle colonne di Gianlucadimarzio.com: “Dovessi scegliere – spiega l’ex numero 27 gialloblè –, dopo la Reggiana collocherei la Juve Stabia nella scala dei club fondamentali della mia vita. Agli emiliani va dato atto di avermi scoperto e portato in Italia donandomi persino i soldi per i vestiti, alle vespe va riconosciuto il merito di avermi valorizzato prendendomi in prestito dalla Fiorentina. Per me si è trattato del primo club professionistico dopo l’esperienza nella Primavera viola, un’avventura indimenticabile. Come allenatore ho avuto Piero Braglia, un martello cui devo tantissimo per avermi aiutato nel salto dalle giovanili alla serie B. In quella stagione giocai quasi tutte le partite con un bilancio più che positivo, posso dire che la mia carriera è partita lì». 

Poi il salto di categoria e l’arrivo in Croazia: “Avevo bisogno di cimentarmi in una nuova avventura pur essendomi trovato benissimo ovunque sia stato. Quando il Rijeka ha presentato l’offerta al Crotone ho deciso di accettare dopo averla valutata attentamente, scelta che rifarei dato che qui il calcio è vissuto con uno spirito ben differente con i tifosi che ti applaudono a prescindere dal risultato. Il gol al Milan in Europa League ha rappresentato un’emozione unica, ho impiegato qualche giorno prima di comprendere cosa fosse accaduto. Al di là della soddisfazione estemporanea, si è trattato di una giocata importante in quanto da lì in poi ho trovato più spazio anche in campionato. Il futuro? Per ora mi trovo benissimo qui, poi un giorno tornerò in Italia dove ho ad attendermi la mia famiglia”.


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