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Ischia, Lubrano: “Questo gruppo va elogiato, ma potevamo fare di più”

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Eccellenza- Il direttore sportivo dell’Ischia ammette che si poteva fare qualcosa in più

Simone Vicidomini– Si conclude al “Novi” di Angri la stagione dell’Ischia. Al termine dell’incontro, il d.s. Mario Lubrano fa una analisi della partita ma dell’intera stagione gialloblù. «Nel primo tempo la squadra mi è piaciuta, infatti nell’intervallo ho chiesto ai ragazzi di stare lucidi. Eravamo in partita sotto tutti i punti di vista – continua Lubrano – visto che il risultato ci permetteva di rientrare e la prestazione era stata positiva.

span style="color: #000000;font-family: georgia, palatino, serif;font-size: 12pt">Il San Marzano nell’unica occasione avuta è passato in vantaggio. Poi ci sono state ripartenze da una parte e dall’altra. Dopo il calcio di rigore parato da Mazzella, avremmo potuto anche pareggiarla con un pizzico di fortuna in più visto che siamo andati più volte alla conclusione».

Con la gara play-off, termina la seconda stagione consecutiva in Eccellenza. «Il risultato non ci premia ma alla fine di questa partita mi sento di ringraziare uno ad uno tutti i ragazzi che sono stati encomiabili, straordinari per tutta la stagione – prosegue Lubrano –. Ci hanno permesso di toglierci tante soddisfazioni, arrivando ad un passo dalla finalissima di coppa, di giocarci questo play-off a viso aperto col San Marzano. Il rimpianto è di non aver giocato questa partita al meglio delle nostre forse. Avremmo potuto gestire meglio qualche situazione ma adesso è inutile guardare al passato. Un grazie a questi ragazzi».

Le assenze per Covid hanno condizionato l’Ischia. «C’erano e pesano, anche se chi è sceso in campo ha fatto un’ottima partita – spiega il d.s. –. Muscariello si è fatto trovare pronto così come in tutta la stagione ma anche Pesce ha ben figurato così come il 2004 Matteo Arcamone entrato nella ripresa. L’esperienza di Chiariello o avere a disposizione un under come Montanino, ti dà un aiuto in più sia nell’avere due uomini del genere in campo che nei ricambi a partita in corso».

Si parla del futuro. Ma il d.s. Lubrano dice chiaramente che è ancora prematuro fare discorsi in prospettiva. «Ora ci ritroviamo a fare un bilancio della stagione. Penso che nella partita col San Marzano era difficile chiedere di più alla squadra. I ragazzi sono stati encomiabili e li ringrazio. Potevamo forse fare qualcosa in più nel corso della stagione, nelle ultime settimane si poteva gestire meglio qualche situazione perché potenzialmente al 70’ della penultima giornata eravamo al secondo posto, invece siamo arrivati quarti.

La maggior competitor della Puteolana doveva essere la Frattese che è venuta clamorosamente meno. Il Savoia è stata la seconda forza del campionato che è partita con tre giornate di ritardo in cui noi abbiamo ottenuto sei punti, recuperandocene dieci e arrivando a +4 da noi. Il Napoli United ci ha sopravanzato. Gestendo  meglio qualche situazione, avremmo potuto conquistarci una griglia play-off migliore, giocandocela in un contesto diverso. E’ l’unico rammarico di questa stagione».

I risultati di questa stagione possono essere un trampolino di lancio per la prossima. «Dico sempre che è un gruppo che ha grandi valori umani prima che calcistici – sottolinea Lubrano –. Spesso questi ragazzi sono stati sottovalutati dall’opinione pubblica. Probabilmente stando sull’isola, nell’ambito calcistico campano non hanno nomi altisonanti ma sono giocatori di spessore. Partivamo con una serie di under tra i migliori del campionato anche in posizioni strategiche come Buono e Montanino che secondo me avranno una carriera straordinaria.

La difesa è una certezza, di categoria superiore, un centrocampo con varie soluzioni dal punto di vista dell’agonismo e della tecnica, del giocare la palla e dell’inserimento. Abbiamo un attaccante come Castagna che in queste categorie fa la differenza, oltre ad altri giocatori che hanno ben figurato».

RINGRAZIAMENTI– E’ tempo di ringraziamenti. «Questo gruppo merita tanto. Merita innanzitutto dei ringraziamenti. In questi due anni in cui ci sono stato io, ho visto grande attaccamento, dedizione, ho visto un gruppo straordinario che meritava di giocarsi al meglio questa stagione, ottenendo qualcosa in più come giocarsi come detto la finale di coppa», ricorda Lubrano.

In determinate partite si è avvertita la mancanza di un attaccante o di un centrocampista con determinate caratteristiche. «Quando si costruisce una squadra, ci si siede con la società che ti dà i diktat che sono il budget così come la scelta di costruire una squadra tutta isolana – continua il d.s. –. Ad inizio anno abbiamo fatto una scelta, anche da me avallata, di puntare su giocatori che lo scorso anno avevano giocato poco e che potevano rappresentare quel margine di crescita della squadra. Margine che non potevamo avere operando sul mercato ma che poteva arrivare attraverso il miglioramento dei giovani che abbiamo.

Rispetto all’anno scorso avete visto ad esempio un Tony Di Costanzo straordinario. Ha giocato poco in passato perché c’erano elementi fortissimi ma quest’anno secondo me è stato tra i migliori del campionato. Anche i vari Kikko Arcamone, Cibelli e Castagna, hanno avuto quello step ulteriore per migliorare, messi vicino allo zoccolo duro dell’anno scorso con i vari Florio, Sogliuzzo, Trofa, Castagna, De Luise che quando ha trovato fiducia ha disputato delle bellissime prestazioni.

Come ho detto prima, i due under sono stati i migliori del campionato. Secondo me c’è stato un processo di crescita, giocatore per giocatore. Le singole prestazioni dei calciatori vadano solo applaudite. Nel contesto di squadra, qualcosa in più potevamo fare ma non nella gara di oggi ma in merito al posizionamento in campionato che ci avrebbe permesso di fare una partita diversa».

 


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