Identificati e denunciati dieci soggetti per l’aggressione alla giornalista che a Ferragosto stava filmando lo sgombero della tendopoli sulla spiaggia.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Stazione di Partanna Mondello, hanno identificato e denunciato in stato di libertà dieci persone tutte palermitane di età compresa tra i 17 e 58 anni, in parte pregiudicati, ritenute responsabili e vario titolo di lesioni personali aggravate, violenza e minaccia a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità.
I fatti risalgono al tardo pomeriggio di ferragosto, quando nei pressi della borgata marinara di Barcarello una cronista era stata aggredita, insieme ad un’altra donna, mentre effettuava delle riprese sulla spiaggia.
È stato il tempestivo intervento dei Carabinieri a scongiurare il peggio. La donna si è poi recata presso il pronto soccorso dell’ospedale Cervello.
Immediate sono state le indagini dei militari che attraverso la ricostruzione dei fatti, avvalendosi anche delle immagini di videosorveglianza, sono arrivati alla individuazione degli odierni denunciati.
Sono ancora in corso accertamenti per verificare l‘eventuale responsabilità di altre persone.
Sabato 15 agosto, la giornalista stava riprendendo lo sgombero di una tendopoli nella spiaggia di Barcarello, nella borgata marinara di Sferracavallo a Palermo, quando è stata aggredita assieme ad un’amica da un gruppo di una trentina di persone. È stata presa a calci e pugni. È stata salvata dal pronto intervento dei Carabinieri.
La giornalista ha raccontato la sua disavventura “In tanti anni di attività non avevo mai visto una cosa così. La rabbia, la violenza senza motivo sfogata senza remore. Quello che ferisce di più però è stata l’indifferenza di tanti che hanno assistito alla scena. C’era anche chi faceva un video con il telefono cellulare. Mi sono ritrovata per terra, contro di me schiaffi, calci, pugni. Una ragazza mi ha dato dei pugni sul naso. Erano donne, tante. Gli uomini guardavano. La mia amica, che mi attendeva in auto, mi ha raggiunto per difendermi ma anche lei è stata aggredita. Un uomo le ha dato un calcio facendola cadere. Mi volano gli occhiali e loro continuano a insultare e colpire. Contro di me anche testate. Sono piena di lividi ed escoriazioni, ma quello che mi ferisce di più è l’indifferenza. Ho chiesto aiuto, un signore che era lì mi ha detto ‘no’, è avvilente. Siamo così tanto abituati alla violenza?”.
“Siamo salve – ha aggiunto la giornalista – grazie all’intervento di un’auto dei Carabinieri, che in realtà credo fosse stata chiamata dai colleghi in spiaggia perché anche lì le operazioni non andavano avanti serenamente”.
“Nel gruppo – specifica ancora la giornalista – erano tanti, hanno aggredito anche i Carabinieri che prima ci hanno offerto riparo nella loro auto e poi ci hanno detto di andare via. Noi siamo scappate e abbiamo raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale Cervello, dove i medici ci hanno visitato. Abbiamo una prognosi di cinque giorni, ma io dovrò fare degli accertamenti perché ho molti dolori al torace. I Carabinieri poi ci hanno rintracciato e abbiamo spiegato cosa era accaduto”.
Da queste pagine tutta la solidarietà possibile alla giornalista.
a href="https://vivicentro.it/author/sebaddu/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Adduso Sebastiano
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