I sei uomini in doppia cifra e i nove atleti sui dieci iscritti a referto ad essere andati a punti non sono bastati alla Givova Scafati per aggiudicarsi gara uno della semifinale playoff disputata al PalaCarnera contro l’Old Wild West Udine. Il successo è andato invece ai padroni di casa, vittoriosi con il punteggio finale di 96-91.
Quasi sempre avanti sin dalla palla a due, i bianconeri hanno tirato con superiori percentuali da tre punti (47,1 % contro 30,8%) ed avuto la giusta lucidità nei momenti importanti, trovando in Mian e Johnson gli uomini chiave prima per allungare e poi per chiudere la contesa.
I gialloblù hanno avuto il merito di non mollare mai, di restare aggrappati all’avversario, senza mai disunirsi, anzi trovando la forza di lottare e tenere duro, recuperando il distacco superiore alla doppia cifra subito nella prima parte di gara e riaprendo così i giochi a pochi minuti dalla fine. E’ mancato, al di là dei numeri, l’apporto in termini di fisicità e di emotività dei due americani Thomas e Gaines, non decisivi come nelle attese, al di là degli evidenti limiti difensivi che hanno costituito il limite più grosso ed insormontabile.
LA PARTITA
Errori al tiro e percentuali basse caratterizzano i primi minuti di gioco, in cui entrambi i quintetti mostrano evidenti problemi di fluidità offensiva (2-2 al 3’). Le difese hanno ragione degli attacchi piuttosto imbrigliati: le difficoltà organizzative portano a soluzioni conclusive nei primi secondi dell’azione, con il punteggio che resta in equilibrio (6-6 al 6’; 9-9 al 7’). I ritmi salgono e con essi anche le percentuali di tiro dalla lunga e media distanza (bene Gaines da una parte, Nobile e Mian dall’altra), che favoriscono però il gioco udinese (21-16 al 9’). Mentre i due allenatori danno spazio agli uomini della panchina, arriva la prima sirena sul 23-18 in favore dei locali.
Il buon impatto di Cucci con il secondo quarto vale il 26-24 al 12’. I padroni di casa (bene Johnson), con grinta e carattere, provano ripetutamente ad allungare sull’avversario e, grazie ad un parziale di 8-2, riescono a portarsi avanti 39-27 al 15’. Il superato bonus falli non arresta Udine, che continua a tirare con ottime percentuali soprattutto da tre punti (64,3%), mentre i viaggianti si innervosiscono (44-30 al 18’). I centri di Antonutti nel finale di tempo, nonostante il buzzer beater di Marino sulla sirena, valgono il 49-37 con cui i due quintetti raggiungono gli spogliatoi.
E’ mortifero l’impatto di Mian con la ripresa: i suoi canestri dalla lunga distanza segnano il 55-39 al 21’. Ci prova Palumbo a ridurre le distanze (55-43 al 22’), ma predica nel deserto. Passano i minuti e tocca allora a Gaines e Thomas alzare la voce (60-49 al 25’). I successivi canestri di Cucci e Musso permettono alla Givova di scendere sotto la doppia cifra di svantaggio (63-54 al 27’). Ma è un fuoco di paglia. La risposta friulana è nelle mani dell’ex Italiano, di Foulland e Pellegrino, che ricacciano sotto l’avversario al termine della terza frazione (74-60).
La Givova (in versione tutta italiana) si gioca la carta della difesa a zona 2-3, che unitamente ai centri di Musso, Cucci e Palumbo, gli permette di scendere di nuovo sotto la doppia cifra di svantaggio (74-66 al 32’). La gara si riapre nei successivi minuti (77-74 al 34’), in cui un pizzico di nervosismo penalizza i locali, in difficoltà contro la zona gialloblù. Rossato è in fiducia (77-76 al 5’), ma l’Old Wild West esce dall’empasse, cresce e allunga nuovamente (83-76 al 36’). I centri di Cucci e Palumbo tengono in vita gli ospiti (83-80 al 37’), che intanto ritornano a difendere a uomo. E’ il solito Johnson però a realizzare le due triple di fila (91-82 al 39’) che, nonostante il successivo ricorso al fallo sistematico, chiudono anzitempo la sfida, la cui ultima sirena arriva sul 96-91.
LE DICHIARAZIONI
Il coach Alessandro Finelli: «Innanzitutto complimenti a Udine, che ha avuto una serata
importante nelle percentuali di tiro da tre punti, tant’è che nel primo tempo ha tirato col 65% e a
fine gara globalmente col 50%, con Johnson e Mian bravi ad andare a segno anche con l’uomo
addosso. Siamo comunque dentro la serie, ce lo dice questa partita agonisticamente di grande
livello. Abbiamo avuto la forza e la lucidità di entrare in partita tra la parte finale del terzo e quella
iniziale del quarto periodo. Questo ci fa capire che con piccoli aggiustamenti e con la giusta
mentalità , martedì sarà un’altra partita».
I TABELLINI
OLD WILD WEST UDINE – GIVOVA SCAFATI 96-91
OLD WILD WEST UDINE: Johnson 15, Deangeli 3, Amato, Schina, Antonutti 10, Agbara n. e., Mian 15, Foulland 11, Giuri 14, Nobile 11, Pellegrino 6, Italiano 9. Allenatore: Boniciolli Matteo. Assistenti Allenatori: Martelossi Alberto e Finetti Carlo
GIVOVA SCAFATI: Gaines 17, Musso 11, Palumbo 12, Marino 3, Thomas 12, Cervi, Rossato 13, Sergio 5, Benvenuti 2, Cucci 16. Allenatore: Finelli Alessandro. Assistente Allenatore: Di Martino Umberto.
ARBITRI: Caforio Angelo di Brindisi, Marziali Silvia di Frosinone, Perocco Alberto di Ponzano Veneto (Tv).
NOTE: Parziali: 23-18; 25-19; 25-23; 22-31. Falli: Udine 23; Scafati 22. Usciti per cinque falli: Rossato. Tiri dal campo: Udine 33/66 (50,0%); Scafati 32/68 (47,1%). Tiri da due: Udine 17/32 (53,1%); Scafati 24/42 (57,1%). Tiri da tre: Udine 16/34 (47,1%); Scafati 8/26 (30,8%). Tiri liberi: Udine 14/21 (66,7%); Scafati 19/27 (70,4%). Rimbalzi: Udine 34 (10 off.; 24 dif.); Scafati 38 (14 off.; 24 dif.). Assist: Udine 19; Scafati 14. Palle perse: Udine 12; Scafati 8. Palle recuperate: Udine 3; Scafati 7. Stoppate: Udine 2; Scafati 0.