(
Adnkronos) – Almeno 35 persone sarebbero state uccise, inclusi diversi bambini, durante attacchi notturni dell’esercito israeliano contro i campi profughi di Al Maghazi e Nuseirat, nella parte centrale della Striscia di Gaza.L’esercito israeliano avrebbe attaccato durante la notte diverse abitazioni in queste due località.
Riferiti dai media anche continui bombardamenti nelle vicinanze del campo profughi di Bureij, sempre nella stessa zona dell’enclave. Sono stati segnalati feriti in una casa a Deir al Balah, anche se i media non hanno specificato quante siano le vittime, come ha riferito l’agenzia di stampa palestinese Safa attraverso il suo profilo sul social network X. All’inizio di ottobre Hamas ha lanciato un attacco contro Israele che ha provocato quasi 1.200 morti e la cattura di 240 ostaggi.Le forze di difesa israeliane hanno risposto con una sanguinosa controffensiva contro le strutture di Hamas nella Striscia di Gaza, che ha già provocato più di 21.300 morti e altri 55.600 feriti.
Al conto vanno aggiunti più di 30 morti per mano dell’esercito israeliano e dei coloni in Cisgiordania e a Gerusalemme est. L’esercito degli Stati Uniti ha intanto annunciato di aver abbattuto un drone e un missile balistico antinave lanciati dai ribelli yemeniti Houthi nel Mar Rosso meridionale, nell’ambito di attacchi contro imbarcazioni in risposta all’offensiva israeliana contro la Striscia di Gaza. Il Comando Centrale degli Stati Uniti (CentCom) ha indicato che l’attacco è avvenuto tra le 17.45 e le 18.10 (ora locale) e ha confermato che non ci sono stati feriti o danni a nessuna delle navi che si trovavano nell’area attaccata. Il portavoce militare dei ribelli Houthi, Yahya Sari, ha rivendicato l’attacco a una nave commerciale, la ‘Msc United’, “dopo che il suo equipaggio ha respinto per la terza volta il richiamo delle forze navali” yemenite e “ripetuti messaggi di avvertimento”.Attraverso il suo canale Telegram, il portavoce ha segnalato che gli Houthi hanno attaccato “con adeguati missili navali” e con “diversi droni obiettivi militari” in diverse “aree della Palestina occupata”, ribadendo ancora una volta “il continuo sostegno al popolo palestinese”, che è un” dovere religioso, morale e umanitario”. Sari ha ribadito che gli Houthi continueranno ad attaccare le navi israeliane “o quelle dirette verso i porti della Palestina occupata”, finché non sarà consentito l’ingresso di cibo e medicinali necessari ai civili nella Striscia di Gaza, esprimendo il suo impegno affinché il resto dei traffici marittimi continui . I ribelli sostenuti dall’Iran, che dal 2015 controllano la capitale yemenita Sanaa e altre aree nel nord e nell’ovest del paese, hanno lanciato diversi attacchi contro Israele, sulla scia dell’offensiva militare israeliana contro Gaza.
Nell’ambito delle loro azioni nel Mar Rosso, hanno dirottato una nave, la “Galaxy Leader”, e causato danni ad almeno due navi con i loro missili e droni. La situazione ha portato varie compagnie, tra cui quattro delle cinque più grandi compagnie di trasporto marittimo del mondo, a sospendere le loro operazioni attraverso questa rotta marittima, fondamentale per il commercio internazionale, o a dirottare le loro navi attraverso rotte molto più complicate e lunghe che comportano la circumnavigazione del continente africano, doppiando il Capo di Buona Speranza. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)