Chef De Feo: “Giovani, non alla tv: lavorate, lavorate, lavorate che i risultati arrivano”
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mmaginatevi uno stabiese con il suo mare nel sangue, la sua terra negli occhi e con un sogno da realizzare: diventare uno chef di fama internazionale invocando Castellammare di Stabia nei suoi piatti.
Cosa fare? Dove andare? In Indonesia passando per Bali e poi dritto in Cina? Sì, é proprio questo il percorso che, passo dopo passo, ha costruito lo chef stabiese “Matto” Rino De Feo, dove nel continente asiatico ha trovato la sua affermazione. Un ambasciatore della stabiesità nel mondo, che noi di ViViCentro.it abbiamo avuto il piacere di intervistare.
Lo chef stabiese “Matto” che ha fatto impazzire la Cina con la sua cucina. Com’è stato per lei iniziare a lavorare in un ambiente così diverso da quello italiano?
– Lavorare lontano dall’Italia non è mai facile per tanti motivi, soprattutto quelli legati al fattore “materia prima”. Ma è proprio in questi momenti che viene fuori la creatività e la giusta dose d’esperienza.
Perché ha scelto l’Asia e non ad esempio l’America o un altro continente?
– L’Asia é stato un percorso iniziato in Indonesia da Jakarta passando per Bali e poi dritto in Cina, dove c’è stata la mia affermazione. Più che una scelta voluta si può dire che sia stato un caso, ma ne sono fiero se ripenso alle tante difficoltà vissute e alle relative vittorie che ho ottenuto.
È vero che ha lasciato l’Italia però solo fisicamente, perché ha portato con sé quelle che sono le tradizioni culinarie della nostra terra, in particolare quella partenopea. Qual è stata la forza maggiore che l’ha spinta a cambiare e iniziare una nuova vita lontano da casa?
– Lasciare la mia terra e la mia famiglia è stato di sicuro il fardello più grande da sopportare e lo è ogni giorno. Ma quando sai che quello che stai facendo e realizzando é anche per chi ami allora tutto diventa più facile. Anche per questo ho lasciato la mia terra, volevo di più di quanto potesse offrirmi.
Di Castellammare Di Stabia c’è qualcosa che le manca particolarmente?
– Di Castellammare di Stabia mi mancano i suoi colori, quello delle montagne che si gettano fin giù nel mare. Ma Castellammare vive nei miei piatti e nei miei racconti di sapori e tradizioni ogni giorno.
C’è stata una persona a cui si sente riconoscente per i risultati raggiunti sino ad oggi?
– La persona a cui devo tutto é sicuramente mia moglie. Lei mi è stata sempre vicino soprattutto nei momenti bui, é il mio faro guida, la mia consigliera, il mio tutto…davvero una Super Donna.
Proust scriveva “Cercare? Di più, creare!”. Lei ha cercato la sua strada o l’ha creata?
– La strada si crea, assolutamente! Bisogna costruire ogni giorno con passione, umiltà e caparbietà solo così la creatività può splendere di luce propria.
Qual è lo chef italiano che apprezza maggiormente?
– Stimo tantissimo Antonino Cannavacciuolo, uomo genuino legato ai ricordi e alle tradizioni.
Cosa pensa di quei programmi televisivi come MasterChef e simili?
– La televisione è un business e come tutti i business deve fare soldi, molto spesso allontanando la verità. Però hanno di sicuro avvicinato molti al mondo della cucina e di sicuro allontanato molti chef dalle cucine.
Ha scritto anche un libro “Uomini, viaggi e ingredienti”, di cosa tratta? È già disponibile in Italia?
– Si il libro l’ho presentato il 28 Agosto all’Hotel Miramare di Castellammare di Stabia, anche qui scelta di cuore. Racconta la storia e il mio percorso con delle ricette a completare una storia che emoziona. Al mio rientro continuerò con le presentazioni in tutta Italia, ma intanto è gia disponibile.
Quando farà visita di nuovo all’Italia e a Castellammare in particolare?
– A Novembre o a Dicembre rientrerò a Castellammare di Stabia e voglio restare un po’ di tempo in più in Europa. Vediamo magari qualcosa bolle in pentola.
Cosa consiglia a un giovane che vuole intraprendere la sua stessa carriera?
– A un giovane dico lavora, lavora, lavora !!! Dai sacrifici e dall’amore vengono i risultati. Spegnete le TV e entrate in cucina a lavorare! Magari tra qualche anno é bello pure fare TV. Oggi molto spesso si inizia dalla fine, ahimè…TANTI SALUTI A TUTTI DALLA CINA!
A cura di Luisa Di Capua
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