risultano esserci 20 persone indagate dalla procura di Genova, anche Autostrade per l’Italia è stata inserita nel fascicolo degli indagati
Per la tragedia del crollo del Ponte Morandi che causò il 14 agosto 2018 ben 43 morti, risultano esserci 20 persone indagate. Anche Autostrade per l’Italia è stata inserita nel fascicolo degli indagati. L’accusa per gli indagati e la società è: disastro colposo, omicidio colpo stradale plurimo e omicidio colposo aggravato dalle violazioni delle norme anti infortunistiche.
La notizia delle indagini è stata annunciata dal procurato capo Francesco Cozzi:
“A breve chiederemo l’incidente probatorio.L’iscrizione viene fatta proprio contestualmente per la necessità di effettuare un atto garantito”.
C
ozzi, ha precisato che non è escluso che l’elenco degli indagati possa allungarsi:
“Al momento la lista è questa, poi qualora emergessero ulteriori profili dalla prosecuzione delle indagini questo verrà valutato, anche eventualmente in corso di incidente probatorio come prevede il codice”.
Giuseppe Conte da Ischia commenta:
“Non faremo sconti a un concessionario dopo una simile tragedia. Non posso dire oggi che si va verso la nazionalizzazione. A noi interessa tutelare a pieno il patrimonio dello Stato e avere massime garanzie di tutela di incolumità dei cittadini. Se questo avverrà attraverso la nazionalizzazione o una nuova gara con condizioni contrattuali diverse lo vedremo”.
Il governato della Liguria, Giovanni Toti, sembrerebbe difendere il diritto di Autostrade a continuare il suo lavoro per l’Italia e chiede la non revoca della concessione:
“Ho chiesto al governo che questo non avvenga, credo che questo non sia utile a Genova, alla Liguria e a tutto il paese. Credo sia giusto rivedere il sistema delle concessioni e che se ne discuta in Parlamento ma ho chiesto che tutto questo non rallenti la ricostruzione di Genova che non serve solo alla città di Genova e alla Liguria ma a tutto il paese”.
(ansa)
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