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Caso Spalletti: arriva De Laurentiis! Duro attacco del presidente alla FIGC

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l presidente del Napoli, a seguito del caso Spalletti, ha diramato un comunicato in cui ha spiegato tutte le dinamiche dietro la penale presente sul contratto dell’allenatore toscano.

Caso Spalletti: arriva De Laurentiis! Duro attacco del presidente alla FIGC

Bisogna fare chiarezza. Anche a Ferragosto non mancano le notizie, soprattutto se il protagonista è il presidente del Napoli De Laurentiis. Questa volta, però, a far discutere non è una questione di mercato legata alla sua squadra, ma la penale che a oggi vieterebbe al suo ex allenatore Luciano Spalletti di diventare nuovo Ct della Nazionale, a seguito delle dimissioni di Mancini.

Spalletti ha scelto la Nazionale, ma la penale frena tutto

Andiamo con ordine: sul contratto che Spalletti ha risolto con il Napoli nel mese di giugno è presente una clausola da 3 milioni di euro. Tale clausola deve essere esercitata da qualsiasi club che voglia mettere – neanche a un anno dall’addio al Napoli – sotto contratto Luciano Spalletti. È il caso della Nazionale, che però non è intenzionata a pagare la penale chiesta dal presidente azzurro. Al momento, infatti, seppur l’accordo tra FIGC e Spalletti pare ormai totale, tale penale vieta al tecnico campione d’Italia di poter porre la sua firma sul nuovo contratto.

La FIGC non intende pagare la penale

La FIGC non ha intenzione di pagare la clausola e, salvo enormi colpi di scena, non lo farà. Si cercano, proprio per questo, altre soluzioni: una di queste potrebbe essere l’ipotesi che la penale presente sul contratto di Spalletti sia di “non concorrenza”, che escluderebbe la Nazionale – in quanto non si parla di un club. Dal Napoli, però, arrivano solo smentite: la clausola di Spalletti è valida e, per liberarlo, va pagata.

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De Laurentiis non ci sta! Il lungo comunicato

A fare il punto su una situazione di certo non facile, è lo stesso presidente Aurelio De Laurentiis, tramite un comunicato ufficiale: “Dopo la valanga di considerazioni astratte comparse su molti media, svolte da autorevoli commentatori e operatori della comunicazione, ritengo sia necessario fare chiarezza sulla vicenda Spalletti, legata al suo possibile impegno come Ct della Nazionale italiana di calcio”.

“Ecco la ragione della penale nel contratto”

De Laurentiis si sofferma sul tema penale e il perché ha intenzione di farla rispettare anche se si parla di Italia: “Ho sempre avuto grande rispetto per la Nazionale e quando ero giovane, oltre al Napoli era l’unica squadra che mi appassionava. Luciano Spalletti, pur avendo un ultimo anno di contratto con il Napoli, dopo aver vinto lo scudetto ha manifestato la volontà di prendersi un periodo di distacco dall’attività di allenatore poiché “molto stanco”. Per riconoscenza per il lavoro fatto, non ho battuto ciglio anche se avrei potuto chiedergli il rispetto del contratto. Gli ho quindi dato la possibilità di prendersi questo lungo periodo di riposo. Conseguentemente sono andato alla ricerca di un allenatore che potesse sostituire Spalletti, che fosse una persona di grande esperienza e prestigio. Sono molto contento di aver individuato Rudi Garcia che farà certamente un ottimo lavoro”.

De Laurentiis: “In Federazione non sanno tenere i rapporti con i propri collaboratori”

“Tornando a Spalletti – continua il patron azzurro – e ascoltando la voce ed il sentimento dei milioni di tifosi del Napoli che sentono un profondo legame con l’allenatore della squadra Campione d’Italia, nel concedergli la possibilità di non adempiere al suo contratto, ho chiesto garanzie sul rispetto di questo periodo sabbatico, inserendo una penale nel caso in cui il suo impegno fosse venuto meno. Per quanto riguarda la Federazione, osservando la vicenda in discussione, ciò che mi appare più sorprendente è che si arrivi a poche settimane da due gare molto importanti della Nazionale, subendo le dimissioni dell’allenatore Roberto Mancini. A questo proposito sono due le principali considerazioni da fare: non si sanno tenere i rapporti con i propri collaboratori inducendoli alle dimissioni; mancano strumenti giuridici idonei a trattenere gli stessi determinando il rispetto dei contratti sottoscritti anche attraverso la previsione di specifiche penali”.

Aurelio De Laurentiis
foto – sscnapoli.it

“La penale va pagata per una questione di principio”

“E se la scelta cade giustamente su Spalletti, grande allenatore con 25 anni di esperienza ad alto livello, che ha espresso il calcio migliore d’Europa nell’ultima stagione, offrendogli uno stipendio di 3 milioni netti per tre anni, non ci si può fermare di fronte all’accollo (pagare per conto dell’allenatore) di un milione lordo per anno per liberarlo dal suo vincolo contrattuale (impegno non solo verso il Napoli ma nei confronti di tutti i suoi milioni di tifosi). Tutto ciò è incoerente.

Per il Calcio Napoli tre milioni non sono certo molti, e per Aurelio De Laurentiis sono ancora meno. Ma la questione nel caso di specie non è di “vil denaro”, bensì una questione di principio, che non riguarda solo il Calcio Napoli, ma l’intero sistema del calcio italiano, che deve spogliarsi del suo atteggiamento dilettantistico per affrontare le sfide guardando al rispetto delle regole delle imprese, delle società per azioni, del mercato.

“Basta atteggiamenti dilettantistici”

“Ma fino a quando si consentirà che la “regola” sia la “deroga” il sistema calcio non si potrà evolvere e continueranno a esserci i casi “Spalletti” come continueranno a esprimersi “autorevoli” commentatori che non conoscono come vada gestita in modo sano un’impresa.

Aurelio De Laurentiis”.

 

 

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