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Castellammare di Stabia

Carcerazione per rapina. Denunciati per furto. Arrestato per lesioni. In carcere donna

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La Polizia di Stato di Agrigento ha eseguito delle misure cautelari di cui, carcerazione, denunce, arresto e conduzione in carcere.

In data 21 ottobre 2020, in Canicattì (AG), la Polizia di Stato di Agrigento ha dato esecuzione all’ordine di  carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, a carico del canicattinese T. V., classe ‘80, in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, poiché dovrà espiare la pena residua di anni 2 mesi 10 e giorni 6 di reclusione, oltre al pagamento della multa di 1.000,00 euro, con pena accessoria della interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, per reiterati reati di rapina in concorso, porto di armi od oggetti atti ad offendere perpetrati ai danni del titolare di un esercizio di rivendita tabacchi. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Sciacca (AG).

Nelle giornate scorse, in Canicattì, la Polizia di Stato denunciava due uomini che lo scorso mese di settembre, approfittando dell’assenza temporanea dei proprietari, si erano introdotti furtivamente in un’abitazione del centro, passando da una persiana da questi divelta al fine di perpetrare un furto. Dopo aver messo a soqquadro le stanze i malviventi non riuscivano a rubare alcun oggetto. Gli uomini del commissariato, dopo attente indagini e con l’aiuto di immagini della videosorveglianza riuscivano ad individuare i due malfattori che, accompagnati da un complice, a bordo di un’autovettura di colore scuro si erano portati sul posto. Gli uomini venivano identificati e deferiti all’A.G. in stato di libertà per il reato di tentato furto in concorso.

Ieri pomeriggio in Canicattì, la Polizia di Stato ha tratto in arresto P. G. classe 2001, in atto sottoposto a misura di sicurezza presso una comunità di Canicattì, in esecuzione di un’ordinanza di aggravamento della misura di sicurezza del collocamento in comunità con la custodia cautelare in carcere per la durata di giorni trenta. Invero, il giovane a carico del quale figurano diversi pregiudizi di polizia per furto aggravato e lesioni, durante l’espiazione della suddetta misura in comunità aveva manifestato comportamenti aggressivi e minacciosi nei confronti degli operatori della struttura, rendendosi inoltre protagonista di numerosi allontanamenti arbitrari. Il predetto, dopo le formalità di rito, veniva condotto presso la Casa Circondariale “Pasquale DI LORENZO” di Agrigento.

In Palma di Montechiaro, la Polizia di Stato ha tratto in arresto I.G. classe 2001, in sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari poiché si era resa responsabile di violazioni delle prescrizioni imposte dagli arresti domiciliari. La giovane donna, con numerosi precedenti per violenza, resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni personali, danneggiamento, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, guida senza patente, nelle giornate precedenti, inscenava un tentativo di suicidio con malessere generico per ingestione di farmaci e si faceva trasportare al Pronto Soccorso di Licata. I medici, non avendo riscontrato alcuna patologia, prontamente la dimettevano e questa si rendeva irreperibile, insieme al fidanzato, anch’esso attualmente sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, che nella medesima giornata aveva simulato lo stesso malore ed era stato trasportato all’ospedale. Gli uomini del commissariato, al termine delle formalità di rito, conducevano la donna presso la Casa Circondariale “Pasquale di Lorenzo”.

 Adduso Sebastiano

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