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Castellammare di Stabia

Gennaro Capodanno: “Abolite il pedaggio sulla Tangenziale”

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Il presidente del Comitato Valori Gennaro Capodanno interviene sul pagamento del pedaggio sull’ importante arteria cittadina

Gli endemici problemi del traffico a Napoli, aggravati dalla recente chiusura della galleria Laziale, che ha praticamente spaccato in due, per gli aspetti viabilistici, il capoluogo partenopeo, ripropongono, ancora una volta, la questione dell’abolizione del pedaggio sulla Tangenziale di Napoli. Diverse le iniziative, anche se sporadiche, che si sono succedute negli anni, rispetto a questo problema molto sentito dai napoletani, specialmente in occasione degli aumenti del pedaggio. L’ultima due anni fa, pochi mesi prima delle elezioni amministrative, quando si accennò alla possibilità di consentire il libero passaggio, almeno ai caselli posti sul territorio cittadino, per il transito delle autovetture. Transito per il quale i napoletani da ben 45 anni pagano un oneroso balzello, pure per spostamenti che riguardano piccoli tratti urbani. Danaro che, in tutti questi anni, è finito nelle casse di società private “. Ad intervenire sulla questione è ancora una volta Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che da tempo si batte per chiedere l’abolizione del pedaggio sull’ importante arteria cittadina, anche attraverso la creazione su Facebook di un apposito gruppo alla pagina, https://www.facebook.com/groups/nopedaggiotangenzialenapoli/ gruppo che conta oltre mille iscritti.

E’ assurdo che i napoletani, caso più unico che raro, sull’intero territorio nazionale, siano costretti da ben nove lustri a pagare un pedaggio per transitare su un tratto di arteria di fatto urbana, dove nelle ore di punta, sovente si è costretti a transitare a passo d’uomo – puntualizza Capodanno -. Strada chiamata impropriamente “Tangenziale” alla luce del dato che essa notoriamente non “tange” bensì attraversa il capoluogo partenopeo, creando peraltro notevoli intralci anche a diverse uscite dei caselli cittadini, in particolare, nell’area collinare della Città, alle uscite di via Cilea e dell’Arenella, anche per la mancanza di parcheggi d’interscambio e di destinazione che andavano progettati all’atto della realizzazione“.

Reputo che l’unica che possa allo stato dichiararsi soddisfatta dell’attuale stato di cose – sottolinea Capodanno –  sia la società privata, che vede come principale azionista la famiglia Benetton di Treviso, società che dal 1972 gestisce i pedaggi pagati dagli automobilisti napoletani, la maggior parte dei quali quotidianamente ha la necessità d’utilizzarla per raggiungere il posto di lavoro“.

Questo collegamento est-ovest, che va da Capodichino a Pozzuoli, lungo un tracciato di circa 20 km, fu realizzato tra gli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta, purtroppo senza alcun contributo economico da parte dello Stato e degli Enti locali – ricorda Capodanno -. Da qui la convenzione con l’ANAS, rinnovata attualmente fino al 31 dicembre 2037, all’atto della scadenza dei primi 33 anni della gestione affidata alla società privata“.

Nel frattempo il pedaggio è lievitato dalle iniziali 150 lire per asse, quando la tangenziale fu inaugurata nel 1972, agli attuali € 0,95 per le vetture a due assi, con un aumento di oltre il 600%.  Con una media di circa 270mila transiti quotidiani gli introiti sfiorano dunque i 95 milioni di euro all’anno per il solo pedaggio, ai quali bisogna aggiungere gli importi derivati da royalties, fitti per aree di servizio e quant’altro gestito allo stato dalla società privata“.

Da qui la richiesta più volte caldeggiata, senza alcun riscontro sino ad oggi, di restituire questa strada all’uso pubblico gratuito – ricorda Capodanno -, a partire dai caselli che attraversano il centro cittadino, risolvendo la convenzione ed affidandone la gestione ad una società a prevalente capitale pubblico da costituire con la partecipazione della Regione, della Provincia e dei Comuni interessati“.

C

apodanno si augura che, dopo tanti anni di battaglie, finalmente, anche con l’intervento del Governo nazionale, si possa giungere in tempi rapidi alla soluzione auspicata, con l’eliminazione del pedaggio, a partire dalla tratta urbana.


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