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AM Telefono Azzurro di Napoli: Progetto Azzurro, realizzato all’interno del più ampio progetto europeo “PRO. VI. Protecting Victim’s Rights”
CAM Telefono Azzurro di Napoli: “PRO. VI. Protecting Victim’s Rights”
Lo scorso 20 novembre il Procuratore per i minorenni di Napoli e l’associazione CAM Telefono Azzurro di Napoli hanno sottoscritto un protocollo “per la realizzazione di attività volte a rispondere ai bisogni espressi dalle vittime di reato”, che si inserisce nell’ambito del Progetto Azzurro, realizzato nei mesi scorsi all’interno del più ampio progetto europeo “PRO. VI. Protecting Victim’s Rights”, coordinato dall’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali, al quale hanno aderito il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia e la Procura per i minorenni di Napoli.
Scopo del protocollo è quello di favorire un rapporto di collaborazione fra la Procura per i minorenni di Napoli e CAM Telefono azzurro nell’ambito delle attività svolte da quest’ultimo per l’emersione di situazioni di disagio di minorenni ed il sostegno alle vittime di reato.
Promosso dal Centro Sociale Don Bosco, il Telefono Azzurro Centro Aiuto al Minore di Napoli è un’associazione di volontariato sorta per dare una risposta ai bisogni, alie difficoltà e ai rischi cui vanno incontro i minorenni.
In questo periodo così gravoso per i bambini e i ragazzi e per le loro famiglie a causa della pandemia in corso, peraltro, Cam Telefono Azzurro ha incrementato la propria attività mettendo a disposizione
di esperti; resta, poi, sempre attivo anche il numero 0815990590.
Il Protocollo segna un ulteriore passo verso l’obiettivo del Progetto Azzurro di creazione di una rete di collegamenti tra le istituzioni e le associazioni private efficacemente impegnate nell’accoglienza e nella tutela delle vittime minorenni anche straniere che, sulla scia delle direttive europee, assicuri alle stesse una consapevole informazione sui loro diritti e una tempestiva protezione ed assistenza prima e durante il processo in cui possono essere coinvolte.
Nell’ambito di tale attività la Procura per i minorenni di Napoli ha creato un sito web denominato Progetto Azzurro (www.progettoazzurro.it), presentato lo scorso 6 maggio, dedicato alle vittime di reato, maggiorenni e minorenni, coinvolgente le diverse professionalità (Forze dell’Ordine, Servizi Sociali, ASL, associazioni tra cui CAM Telefono Azzurro) che entrano, a vario titolo e in diversi momenti, in contatto con la vittima, in particolar modo, minore di età.
E’ nata così una piattaforma di informazioni fruibili in rete in varie lingue straniere (non solo quelle maggiormente conosciute), volta sia a far conoscere in maniera semplice quali sono i diritti spettanti alla vittima nel processo e le garanzie ad essi connesse, sia a far comprendere ai ragazzi, di varie fasce di età, quali sono quei comportamenti, che spesso isolano ia vittima che non è in condizioni di difendersi, che possono sfociare in reati anche gravi, e quali sono le vie di uscita.
All’interno del medesimo progetto, prima della scorsa estate, è stato organizzato un corso di formazione, in quattro lezioni in streaming, avente ad oggetto una panoramica sulla normativa europea introdotta in Italia e sul concetto di vittima, sui diritti spettanti alla stessa in campo civile e penale e sulla importanza della giustizia riparativa. Le lezioni sono state pubblicate nelle news del sito e sono accessibili online gratuitamente.
In questi giorni si sta svolgendo per un gruppo ristretto di addetti ai lavori il secondo ciclo di incontri di formazione gestito dall’ associazione internazionale, “Defence for Children”, impegnata in ambito europeo nella difesa dei diritti delle vittime di reato.
I lavori sono ancora in corso e molteplici sono le ulteriori azioni che verranno messe in campo, nei prossimi mesi, dalla Procura per i minorenni di Napoli per coinvolgere altri attori istituzionali nella tutela di tutti i giovani che vivono, a vario titolo, in una situazione di disagio e che hanno bisogno di aiuto e di sostegno e per favorire la diffusione del sito tra i ragazzi.
Cristina Adriana Botis / Redazione Campania
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