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Castellammare di Stabia

A imprenditore ritenuto “contiguo” alla mafia sequestrati altri beni

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La Guardia di Finanza di Palermo ha eseguito il sequestro di altri beni ad un imprenditore già soggetto a tali misure.

I Finanzieri del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito un ulteriore provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione – con cui è stato disposto il sequestro di un’azienda e conti correnti nei confronti di Gammicchia Vincenzo, già destinatario nel mese di novembre 2019 di un considerevole sequestro di circa 17 milioni di euro, scaturito dalle investigazioni economico – patrimoniali delegate dalla locale Procura della Repubblica al Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Palermo.

Ci eravamo già occupati della vicenda durante i primi sequestri a questo imprenditore “28 Novembre 2019 Sequestrati beni per 17 milioni di euro al ras degli pneumatici (video).

Gammicchia Vincenzo, cl. ’48, noto imprenditore palermitano nel settore della vendita ed assistenza di pneumatici, è stato ritenuto “contiguo” alla criminalità organizzata alla luce delle precise e puntuali dichiarazioni rese, nel corso degli anni, da numerosi collaboratori di giustizia che hanno indicato il proposto come soggetto che si prestava ad occultare nelle proprie attività commerciali risorse di provenienza illecita delle famiglie mafiose dei Galatolo e dei Fontana.

Con tale provvedimento era stato disposto il sequestro dei cinque punti vendita, di numerosi immobili, autovetture nonché rapporti bancari e polizze assicurative nonché della parte delle quote societarie detenute in un Consorzio operante nel settore della revisione dei veicoli.

Ebbene, nell’ambito delle operazioni di immissione in possesso dei beni in sequestro veniva acquisita dagli specialisti del Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata del Nucleo di polizia economico-finanziaria documentazione contabile e societaria che consentiva di sviluppare specifici approfondimenti sul citato Consorzio, di cui il GAMMICCHIA e suoi congiunti detenevano formalmente quote societarie.

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ulla base delle investigazioni economico – finanziarie svolte, fondate sull’analisi documentale e sulle dichiarazioni dei soggetti che nel corso degli anni risultavano aver fatto parte del predetto consorzio, emergeva che questi ultimi erano totalmente estranei alla gestione dello stesso, non avendo mai operato investimenti per acquisirne le quote né partecipato agli utili o alle scelte imprenditoriali e/o commerciali.

Nei fatti, l’azienda era interamente riconducibile al Gamicchia, quale strumento operativo della più complessa strategia imprenditoriale del proposto.

Sebastiano Adduso

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